La Svizzera ha la topografia perfetta per offrire rilassanti percorsi in e-bike. Ecco perché ti presentiamo 16 escursioni imperdibili attraverso tutta la Svizzera.
Questo tour ad anello con partenza da Airolo si caratterizza per l’abbondanza di strade sterrate. Lungo un percorso ghiaioso, in direzione del Passo della Novena, esso tocca numerosi esercizi di montagna, mentre dal punto di svolta all’altezza di Ronco s’incontrano suggestive località, che consentono di evitare in gran parte, anche questa volta, la strada del passo molto trafficata. Per risparmiare batteria, è poi possibile prendere fin da subito la funivia fino all’Alpe di Pesciüm, «tagliando» 400 metri di dislivello.
Lungo questo percorso che si snoda da Sempach, varie cappelle invitano a una breve sosta. Assolutamente da non perdere è la chiesa di Buttisholz LU, dedicata a Santa Ottilia. La struttura centrale ottagonale la rende uno degli edifici religiosi barocchi più peculiari della Svizzera. Per gli amanti della natura, presso la vicina locanda per i pellegrini è installata una fotocamera che offre una panoramica diretta sulla colonia di pipistrelli insediata nel sottotetto della cappella.
Natura sconfinata e abbondanza d’acqua abbinate a plane spotting e nostalgia di terre lontane: questo è ciò che offre questo itinerario nell’Unterland zurighese. Da Winterthur, esso si snoda costeggiando prati e campi lungo il Reno e più oltre, attraverso il piccolo fiume Glatt, fino all’aeroporto di Zurigo. A pranzo si può sostare presso la tranquilla Eglisau oppure optare per un bel picnic sulle rive del Glatt. Merita anche una divertente tappa alla Route 90 Grill and More (3), dove plane spotter e altri appassionati si danno appuntamento per osservare gli aerei in fase di atterraggio.
La tratta di Rheinfelden da Basilea conquista con la sua multiculturalità legata a tre diverse nazioni. In suolo tedesco, degna di nota è soprattutto l’infrastruttura ciclistica con corsie perlopiù separate destinate alle bici. Quando successivamente, al di sotto di Basilea, si raggiunge il Reno, osservando le grandi navi da carico si può addirittura assaporare un’atmosfera di respiro mondiale. Nell’area francese, di ritorno verso la Svizzera, vale la pena programmare una tappa presso la riserva naturale protetta Petite Camarque Alsacienne (3).
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L’itinerario si snoda da Weinfelden a Stein am Rhein, coprendo una buona parte del pendio che porta al Lago di Costanza. L’escursione è una vera gioia per gli occhi: bastano pochi minuti e il panorama cambia ogni volta completamente.
Per dare all’occasione un po’ di rilievo, nel vero senso della parola, è possibile inserire due deviazioni all’inizio e alla fine del percorso. Si può salire subito dopo Weinfelden fino alla deliziosa Ottoberg e, alla fine, affrontare il ripido dislivello da Nussbaumen a Stein am Rhein. Questa scorciatoia non è consigliata a chi non si classifica tra i più forti e non può ricorrere all’alimentazione elettrica.
Questo tour relativamente pianeggiante da Wil a Wattwil è perfetto per principianti, soprattutto per la presenza costante di cartelli segnaletici lungo la pista ciclabile. Seguendo il percorso, si costeggiano tranquille case di campagna e la fabbrica di cioccolato Kägi fret (1). L’attrazione culturale più importante è la cittadina di Lichtensteig, dove le facciate degli edifici nel centro storico testimoniano di un prospero passato, in cui questa località ospitava ancora molte filande e stabilimenti tessili.
Splendide fattorie e chiesette: l’Appenzello mette in mostra il suo lato pittoresco nell’itinerario che porta da San Gallo a Buchs, invitando i ciclisti a ripetute soste.
Sul percorso vigila il monte Hoher Kasten (1800 m.s.m.). Altri protagonisti: il paesaggio collinare sempre diverso, il tranquillo letto del fiume Sitter, l’inconfondibile paese di Stein, il ristorante di montagna Leimensteig con borghi e fattorie. Ogni salita e discesa, come anche quasi ogni fattoria tirata a lucido, chiesetta o rifugio rappresenta un mondo a parte.
Sulla maggior parte dei grandi passi alpini ormai il traffico è tale da non consentire più di godersi l’itinerario su due ruote... Sull’Albula, tuttavia, con un po’ di fortuna si riesce sempre a «beccare» qualche giornata tranquilla, soprattutto durante la settimana. E l’itinerario da Tiefencastel a La Punt Chamues-ch merita non solo per la presenza del valico, ma anche per le viste panoramiche sui maestosi viadotti della Ferrovia retica, per non parlare dello scorcio sull’azzurrissimo Lai da Palpuogna.
Questo itinerario dall’Alta Engadina alla Valposchiavo costituisce uno dei percorsi per mountain bike più suggestivi della Svizzera, che conduce da Samedan a Poschiavo superando il passo del Bernina. Lungo il tragitto, lo sguardo può sempre indugiare sul panorama del ghiacciaio, del Lago Bianco (1) e, naturalmente, dell’Italia a valle. La presenza relativamente nutrita di single trail rende questo tour estremamente accattivante, ma impegnativo sul piano tecnico.
Questo itinerario circolare su stradine asfaltate porta dalla stazione ferroviaria di Noiraigue fino allo spettacolo naturale di Creux du Van e ritorno. Cioccolato, rifugi e la storia dell’assenzio sono gli abbinamenti ideali per completare la giornata. Consiglio: a causa della pandemia da coronavirus controllare prima gli orari di apertura.
Alla stazione ferroviaria di Noiraigue si possono noleggiare le e-bike. Seguendo il corso del fiume Areuse, che attraversa l’isolata Val de Travers, questo piacevole tour passa da La Presta e sale fino all’altopiano. Il panorama del lungo circo roccioso di Creux du Van lascia senza fiato. Passando Couvet, l’e-bike scende quasi da sola verso il punto di partenza. E, per finire in dolcezza, consigliamo una degustazione nella fabbrica di cioccolato a Noiraigue.
Lungo 65 chilometri, l’itinerario circolare per Visp e ritorno regala una grandiosa vista panoramica sulle montagne vallesi. Se si utilizza l’e-bike, i 1600 metri di altezza diventano alla portata anche dei meno allenati.
L’impegnativa salita verso Zeneggen sarà ricompensata dal magnifico panorama che si apre sul versante settentrionale della Valle del Rodano, sugli elevati picchi del Vallese settentrionale e sull’isolato Oberland bernese. Non sono solo parole: oltre a un passo in quota, questo itinerario offre tutta la gamma possibile del pittoresco con scenari montani, pascoli alpini, chalet, boschi di larici e misti, paesaggio fluviale – trovare scorci più belli è quasi impossibile.
Chi non ha ancora mai esplorato il Lavaux su due ruote non sa cosa si perde...! La regione ora attira tuttavia anche coloro che hanno già visitato il Patrimonio mondiale Unesco; dall’anno scorso, infatti, una corsia della strada cantonale è riservata per un ampio tratto esclusivamente ai ciclisti: un privilegio più unico che raro in suolo svizzero (4). Il tour circolare parte e termina a Vevey.
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Da Langenthal a Burgdorf - ovvero quando, nella valle dell’Emmen e in Alta Argovia, il paesaggio sempre vario crea momenti di felicità. L’omaggio a uno scenario unico nel suo genere.
Questo percorso di mezza giornata si snoda per la maggior parte lungo la famosa Herzroute («itinerario del cuore»): da Langenthal, dopo avere superato alcune creste collinari, si arriva a Lützelflüh e infine a Burgdorf. Si sale e si scende attraverso il paesaggio descritto da Gotthelf oltrepassando pascoli, «Heimatli» e altri regni in miniatura, che compaiono dietro ogni curva e dopo ogni passaggio nel bosco. Le meraviglie di questo paesaggio bernese non si possono descrivere a parole: vanno vissute.
A chi vuole scoprire il paesaggio collinare sempre diverso tra l’Argovia e Lucerna, consigliamo il tratto occidentale di 55 km dello «Herzschlaufe» da Lenzburg a Hitzkirch.
La tensione costante nel dialogo fra tradizione rurale e modernità è l’avvincente tema che ci accompagna in questo vario itinerario sulle strade asfaltate del Mittelland. Poiché il percorso non presenta difficoltà tecniche, resta tutto il tempo per godersi la straordinaria gamma di variazioni paesaggistiche tra colline molto ripide (verso Teufenthal!) e dolci declivi, boschi, ampie tenute e antichi castelli.
Questo itinerario circolare con partenza da Bienne è raccomandato soprattutto quando soffia il favonio: le Alpi sembrano vicinissime e rende la vista del Chasseral ancora più maestosa. Dietro la prima catena montuosa del Giura si cela Saint-Imier, una graziosa cittadina consacrata all’orologeria. La discesa verso Bienne presenta poi una peculiarità: la pista ciclabile segnalata fiancheggia infatti l’autostrada. Il limite di velocità è pari a 80 chilometri orari e la corsia ciclabile più larga della media. Chi tuttavia non si sente a proprio agio in queste condizioni, può prendere il treno a Rechenette-Péry.
Lungo questo percorso da Thun a Interlaken si possono ammirare splendide viste sul lago di Thun. E, sebbene ci si muova quasi sempre su fondo asfaltato, capita di rado di incrociare auto o trattori. La stazione climatica di Heiligenschwendi merita una tappa, ad esempio presso l’Hotel Restaurant Belvédère; chi invece preferisce un’atmosfera più rustica e genuina, può optare per il ristorante Krindenhof.
Andrea Freiermuth è responsabile della comunicazione per la sezione del Canton Zurigo di Pro Velo. Nel 2018, questa ex giornalista ha raggiunto la Cina in sella a una e-bike. I resoconti di viaggio raccolti sono ora disponibili in formato cartaceo o come e-book nel libro: «Mit dem E-Bike auf der Seidenstrasse. 2 Akkus, 17 Länder, 16000 Kilometer.» (In e-bike sulla Via della Seta: 2 batterie, 17 Paesi, 16000 chilometri) Buch & Netz 2020. 128 pagine, prezzo a partire da 35 franchi.