Marc Stoll, Stress Coach
Probabilmente ha ragione a sospettare un bore-out. Noi esseri umani abbiamo bisogno di un'attività lavorativa che per noi abbia senso. Quanto meno abbiamo da fare quanto meno siamo stimolati, tanto più diventiamo apatici e stanchi. Le attività stimolanti ci rendono attivi, quelle piatte ci appiattiscono. Cosa si può fare per rimediare? Cercare un lavoro stimolante e che per lei abbia senso sarebbe naturalmente la soluzione più ovvia. Ma è più facile a dirsi che a farsi. Conosco un autista che passa l'80% del tempo in attesa e soffre già da molto di bore-out. Le cose vanno però meglio da quando è entrato in un club di lettura e nelle attese legge libri, che lo stimolano intellettualmente. Se però non si possono usare i tempi "morti" per qualcosa che abbia senso, allora si dovrebbe fare nel tempo libero qualcosa di interessante e stimolante. Per esempio, la sera, giocare a scacchi con gli amici, fare sport, corsi di cucina o qualcosa che si farebbe comunque con piacere. Dal momento che lei giorno dopo giorno passa monotonamente le giornate a guardare uno schermo è importante che nel tempo libero non faccia lo stesso e che non guardi insensatamente la TV.
Marc Stoll è psicoterapeuta e coach con ambulatorio privato a Meilen e collabora anche con Medbase. Vanta una pluriennale esperienza di coaching nella gestione dello stress.Dott. med. Philipp Keller, Specialista di medicina interna FMH, Medbase Sports Medical Center Zurigo Löwenstrasse
Ciao Gloria, grazie per questa importante domanda. Sì, in effetti ci sono molti ed eterogenei dati sul fatto che sonni di breve durata possono, attraverso vari processi, portare a sovrappeso, diabete o aumento della pressione. Non da ultimo, anche il comportamento alimentare si modifica già per il semplice fatto che si allunga lo stato di veglia. Bisognerebbe allora dormire almeno 7 ore.
Dr. med. Philipp Keller, specialista in medicina interna generale FMH e in medicina dello sport SGSM presso il centro Medbase Zurigo Löwenstrasse.Daniela Egg Erzinger, Psicologa e responsabile di progetto HR
Normalmente lo stress sul posto di lavoro non causa vere e proprie patologie psichiche. Può essere però il fattore scatenante di alcuni disturbi (ad esempio a causa di carichi di lavoro pesanti e protratti nel tempo, conflitti irrisolti con i colleghi o i superiori, mobbing, pretese eccessive…).
È piuttosto vero il contrario: il lavoro ci aiuta a mantenerci in salute. Le persone senza lavoro sono sotto pressione, spesso perdono i contatti sociali, non hanno più un compito da svolgere, le loro giornate sono prive di struttura, vengono meno stimate, hanno meno fiducia, quindi rischiano maggiormente di soffrire di un disturbo psichico.
Fonti:
libro «Ganz normal anders. Alles über psychische Krankheiten, Behandlungsmöglichkeiten und Hilfsangebote.» Thomas Ihde-Scholl. Pro mente sana
Stiftung Rheinleben. Leitfaden für Arbeitgeber und Führungskräfte
Daniela Egg Erzinger è psicologa e responsabile di progetto HR presso la Federazione delle Cooperative Migros a Zurigo.