La tecnica del taping si è affermata negli anni '90 grazie agli atleti professionisti. Da allora, questi cerotti adesivi colorati sono ormai indispensabili sia nello sport professionale sia nella vita di tutti i giorni. Che caratteristiche hanno?
La tecnica del taping è utilizzata sia da star del calcio come Mario Balotelli e David Beckham sia da tennisti professionisti come Andy Murray e Gaël Monfils. Tuttavia, da tempo ha fatto il suo ingresso anche nello sport amatoriale e nella vita di tutti i giorni. Diversamente però da quanto accade per i professionisti, in questi casi occorre cavarsela da soli.
Il taping sportivo (Leukotape) è simile al gesso, non è elastico e sostiene in modo ottimale e veloce in caso di lesione o debolezza dei muscoli o dei tendini.
Il taping medico (kinesiologico) è elastico, è possibile estenderlo solo nel senso della lunghezza, è traspirante, confortevole e può essere portato per diversi giorni. I colori del taping kinesiologico hanno un ruolo puramente estetico e nessuna rilevanza ai fini del successo terapeutico.
Nessun problema secondo il fisioterapista Stefano Nessi, che si occupa anche della preparazione dei campioni di Swiss Tennis. "Il taping può essere applicato su alcune parti del corpo tranquillamente in autonomia o con l'aiuto di un'altra persona. In questo contesto, 'te ne appiccico uno' è inteso in senso assolutamente positivo".
I cerotti adesivi non vengono utilizzati solo nel mondo dello sport, ma anche nella vita di tutti i giorni. "In ambito sanitario il taping è molto diffuso, ad esempio tra le ostetriche, i podologi e nel trattamento di accumuli di liquido nel tessuto connettivo", afferma Edith Biron, formatrice per adulti nel settore della salute e del movimento nonché massaggiatrice medica. L'esperta ha appreso questa tecnica già nel 1992 nell'ambito del programma Gioventù+Sport. Anche nel 1995, ai tempi della sua formazione per diventare istruttrice sportiva, il taping era "pane quotidiano". (Continua a leggere qui di seguito...)
"Il cerotto adesivo tira sempre un po'. Questa tensione agisce come un continuo, piacevole e delicato massaggio", spiega Edith Biron. Per questo può avere un effetto lenitivo anche in caso di dolori. "La fascia è come un tocco dall'effetto calmante. Il principio è lo stesso di quando ci si depila e si è portati subito a poggiare una mano sulla zona trattata". La massaggiatrice è entusiasta degli effetti del taping sulle cicatrici. "Se una cicatrice si ispessisce, non è elastica e può provocare dolore. Se il terapista applica nella zona un cerotto a X dopo il classico trattamento massoterapico, il "massaggio" continuerà anche dopo la seduta.
Secondo Edith Biron, la schiena e piedi sono i punti preferiti in cui si applica il taping. Famosa è la cosiddetta tecnica di applicazione "a stella". Si tratta di un valido aiuto per lenire i dolori alla schiena provocati da una postura scorretta, ad esempio a causa di periodi prolungati trascorsi seduti in ufficio. Il taping non è una stregoneria, ma richiede pratica.
La massaggiatrice spiega che è importante che l'utente applichi il cerotto in modo da generare una tensione. A questo scopo occorre posizionarlo nel punto di partenza e tirarlo nel senso della lunghezza. Prima di applicarlo sorge quindi spontaneo chiedersi: in che direzione deve tirare? Un corso insieme ad altre persone può essere utile per i principianti, in modo da sviluppare questo tipo di sensibilità. Se i cerotti adesivi sono stati applicati male, il "paziente" se ne accorge subito ed è possibile riposizionarli.
I cerotti "magici" hanno fatto il loro ingresso anche in ambito cosmetico, ad esempio per sollevare le palpebre cadenti. Last but not least, il taping offre risultati efficaci anche nel settore veterinario.
Il taping non è un metodo terapeutico, ma un rimedio per attenuare i dolori e offrire sostegno alle aree interessate. Non esistono studi scientifici sulla sua efficacia. Tuttavia gli strenui sostenitori di questa tecnica possono affermare per esperienza personale che funziona!