Chi desidera fare meditazione, non deve necessariamente iscriversi a un campus dedicato di due settimane: a casa ci si può rilassare altrettanto bene. Ecco come trovare il proprio centro interiore in sette passaggi.
Cercare un posto tranquillo dentro casa in cui ci si sente a proprio agio. Proprio come per mangiare e dormire esistono spazi dedicati, è giusto assegnarne uno anche al rilassamento. Piuttosto che attrezzarla con candele profumate o statue di Buddha, è importante che si tratti di una zona non condivisa da altre persone o disturbata da rumori di sottofondo. Mettere il cellulare in modalità silenziosa.
Per iniziare, dieci minuti di meditazione sono più che sufficienti. Meglio puntare una sveglia per evitare di dover guardare continuamente l’orologio. L’influsso positivo della meditazione si manifesta praticandola con regolarità. È preferibile rendere questo momento un vero e proprio rituale giornaliero, ad esempio meditando sempre subito dopo essersi alzati, e trasformandolo in un momento abituale come, ad esempio, la pulizia dei denti.
Basti pensare che i pantaloni stretti in vita rendono più difficile la pratica del rilassamento. Meglio dunque optare per capi d’abbigliamento ampi e caldi, poiché il corpo si raffredda rapidamente stando seduti. È consigliabile anche indossare calze pesanti. Uno scialle leggero sulle spalle, inoltre, esercita un effetto collaterale positivo: indossandolo sempre durante le sessioni di meditazione, contribuirà a creare più in fretta lo stato d’animo propizio nelle future occasioni.
Scegliere un supporto confortevole, ma non troppo morbido. Dopodiché, assumere una posizione comoda seduta a gambe incrociate, orientando la colonna vertebrale verso l’alto. Mantenere il mento leggermente piegato verso il petto, accertandosi che le spalle siano ben distanziate rispetto alle orecchie. Tenere le mani in grembo o poggiate sulle ginocchia.
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Chiudere gli occhi e inspirare ed espirare più volte profondamente. Nella pratica della meditazione, la respirazione contribuisce a stabilizzare lo spirito inquieto e a indurre uno stato di calma. Prestando attenzione alla respirazione, si resta ancorati nel momento presente. Se i pensieri ad occhi chiusi tendono a vagare lontano, posizionare un oggetto sul pavimento a un metro davanti a sé e osservarlo, cercando di controllare consapevolmente la propria respirazione e contando i respiri. A ogni nuova sessione, si riuscirà a contare di più.
Non è possibile imporsi di non pensare a nulla durante la meditazione. I pensieri appartengono a ognuno di noi: meglio lasciare che fluiscano liberamente, prendendone le distanze. Allo stesso modo, lasciare che anche i pensieri negativi affiorino alla mente. Continuare a respirare in modo controllato finché la sveglia non riporterà alla realtà.
Sebbene questo pensiero non sia di fatto necessario, tormenta spesso i neofiti. Nella meditazione, non esiste «giusto» o «sbagliato». Piuttosto è bene rallegrarsi del tempo che ci si è ritagliati e proseguire poi le altre attività quotidiane.