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Vuoi vivere più sano?

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Il nutrimento migliore per il cervello

Un’alimentazione adeguata può influenzare positivamente le prestazioni mentali e intellettuali. Ecco gli effetti benefici delle verdure e di altri cibi.

Il nostro cervello, la cui massa equivale circa al 2 percento del nostro peso corporeo, consuma ben un quinto dell’energia che il corpo produce giornalmente. Per il rifornimento energetico del cervello è essenziale cosa mangiamo, in quale momento e con che frequenza. Certo, con l’alimentazione non si può accrescere il proprio quoziente d’intelligenza. Scegliendo gli alimenti giusti, però, è possibile aspettarsi che la propria capacità di memorizzazione migliori in breve tempo e che i cali di rendimento dovuti all’avanzare dell’età possano essere frenati leggermente.

Un cervello al massimo

Un altro mito da sfatare riguarda le vitamine e le sostanze minerali, che consumiamo ad esempio sotto forma di integratori alimentari. Questi ultimi giovano al cervello solo se realmente vi è una carenza, per esempio di ferro o di vitamina B12. E anche la famosa barretta di cioccolato che sgranocchiamo per attivare le cellule grigie pare non funzioni particolarmente. È invece assolutamente corretto sostenere che un’alimentazione tutto sommato equilibrata giovi al cervello e prevenga i cali netti di produttività. Le ricerche fatte dimostrano che la capacità di concentrazione è migliore dopo una colazione ben calibrata. L’importante è che fornisca proteine a sufficienza e non faccia impennare di colpo il livello di zuccheri nel sangue.

Per nutrire al meglio il cervello

È perfetto il birchermüesli con poco zucchero, fiocchi d’avena, frutta fresca e latticini come il quark o lo yogurt. Una colazione di questo tipo attiva il metabolismo: di conseguenza il corpo assorbe le sostanze nutritive in modo più efficiente. La caffeina contenuta nel caffè ha un effetto stimolante che induce il corpo a produrre più dopamina, la quale a sua volta migliora la capacità di concentrazione. Il cervello non ha necessariamente bisogno di spuntini. Se comunque si sente un languorino tra i pasti, la scelta migliore sono le noci o la classica mela. Uno studio dell’Università di Chicago ha infatti rivelato che, nel giro di un solo mese, le prestazioni mentali degli studenti aumentano del 30 percento se come spuntino scelgono mele o noci invece del pane bianco o del fast-food. (Continua a leggere qui di seguito...)

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Bevi tè alla menta: l’olio contenuto ha un effetto spasmolitico, favorisce la digestione e allevia il mal di testa.

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Condisci i tuoi piatti con zenzero o bevi tè allo zenzero, soprattutto dopo mangiato: contiene sostanze attive come il gingerolo e lo shogaolo che aiutano a combattere stress e ansia.

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Sgranocchia noci: sono ricche di vitamina B, un toccasana per nervi e cervello.

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Qualche spicchio d’arancia non può che far bene, visto il contenuto di vitamina C, fondamentale per la circolazione sanguigna del cervello. La vitamina C agisce inoltre da antiossidante e favorisce la produzione di neurotrasmettitori come la dopamina, che permette agli ordini impartiti dal cervello di essere trasportati velocemente ai nervi.

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Rinuncia agli alimenti che provocano flatulenza: verdure come porri, cipolle, cetrioli e peperoni affaticano l’apparato digerente e hanno spiacevoli effetti collaterali che si manifestano al lavoro dopo mangiato. Sono invece ben tollerate le zucchine, i pomodori, i broccoli, i finocchi e gli spinaci.

L’acqua non deve mancare

Se si rinuncia a bere a sufficienza durante tutto l’arco della giornata, la concentrazione ne soffre. Visto che l’acido carbonico contenuto nell’acqua frizzante può causare flatulenza, è meglio bere acqua naturale, soprattutto se la giornata si prospetta stressante e quindi stomaco e intestino sono già in subbuglio. Anche a pranzo è consigliabile scegliere con cura il menù. Il piatto ideale è facile da digerire e fa aumentare il livello di zuccheri nel sangue lentamente e moderatamente, saziando quindi a lungo e aiutando la concentrazione e il rendimento mentale. I pasti ricchi di carboidrati e grassi invece affaticano lo stomaco oltre misura e di regola rendono stanchi. È meglio mangiare ad esempio un’insalata o un piatto di verdure accompagnato da un uovo, un po’ di carne o del pesce. In particolare quest’ultimo rifornisce il cervello con gli acidi grassi omega-3 che proteggono il sistema nervoso dai danni dovuti all’avanzare dell’età. L’acetilcolina contenuta nell’uovo migliora nettamente le prestazioni della memoria a breve termine. La carne previene la carenza di ferro, mentre l’insalata o la verdura, ma anche la frutta, riforniscono le cellule con innumerevoli vitamine (tra cui la vitamina C) e sostanze bioattive vegetali, che influenzano positivamente la circolazione sanguigna del cervello. La bevanda ideale da gustare assieme al pasto è il tè verde: ha un effetto calmante e allo stesso tempo mantiene svegli.

di Marianne Botta Diener,

pubblicato in data 15.12.2016, modificato in data 14.05.2020


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