Che melagrane e ostriche stimolino la fertilità è solo un mito. È ad altro che le coppie in cerca di figli devono fare attenzione a tavola.
Attribuire a taluni alimenti la capacità di favorire una gravidanza è una convinzione assolutamente infondata. Nondimeno, le melagrane sono senza dubbio molto ricche di sostanze benefiche, tra cui gli antiossidanti, in grado di proteggere contro i radicali liberi responsabili dei danni cellulari, anche a livello dei testicoli e delle ovaie.
Gli studi condotti su animali a cui era stato somministrato estratto di melagrana hanno dimostrato effetti positivi sulla qualità dello sperma. Sull’uomo è disponibile un solo esperimento: un gruppo ristretto di soggetti con ridotta qualità dello sperma ha assunto compresse a base di estratto di melagrana e galanga in polvere per tre mesi, con conseguente aumento del numero e della mobilità dei rispettivi spermatozoi. Che poi ciò abbia davvero influito sulla loro prolificità non è stato ulteriormente verificato.
Consumarli di tanto in tanto, se graditi, non è sicuramente sbagliato, ma non si possono considerare indicati come rimedio per l’infertilità, in quanto la documentazione disponibile è insufficiente. Spesso concorre a ottenere buoni risultati anche l’effetto placebo, un’aspettativa che innesca un effetto di conseguenza.
Fonte: journals.plos.org, schwangerschaft.at, deutsche-apotheker-zeitung.de
Molti molluschi sono ricchi di minerali, le ostriche, in particolare, sono fonte di zinco per eccellenza. Quest’ultima è una sostanza essenziale per la fertilità maschile: tuttavia, non è certo consigliabile rimpinzarsi di ostriche tutti i giorni – nei molluschi, infatti, si raccolgono anche tanti agenti ambientali tossici, come ad esempio i metalli pesanti.
Fonte: ncbi.nlm.nih.gov
Idealmente una dieta equilibrata molto ricca di verdura, frutta, prodotti integrali con un moderato consumo di carne – preferibilmente pollame – e di pesce. Ciò corrisponde di fatto alla notissima piramide alimentare. Di particolare rilievo sono poi gli acidi grassi polinsaturi, soprattutto gli acidi grassi omega-3.
Sono presenti ad esempio in olio di lino, di colza, di soia e di alghe, frutta a guscio, ortaggi a foglia verde scuro e pesce grasso. Tali indicazioni valgono indistintamente per entrambi i sessi, poiché un’alimentazione sana migliora sia la qualità dello sperma che la fertilità femminile. Inoltre, contribuisce a regolare il peso corporeo.
Fonte: pubmed.ncbi.nlm.nih.gov
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Notevole. Un indice di massa corporea entro i limiti della normalità aumenta sensibilmente le possibilità di rimanere incinta. Una condizione di sottopeso o di sovrappeso, al contrario, può pregiudicare la qualità dello sperma e, nel caso delle donne, tradursi in anomalie del ciclo; a fecondazione già avvenuta, invece, possono comunque verificarsi complicanze quali aborti spontanei con maggiore frequenza rispetto alle coppie normopeso.
Fonte: kinderwunsch-uk-bonn.de
Le donne alla ricerca di una gravidanza dovrebbero iniziare ad assumere acido folico già prima del concepimento onde prevenire la spina bifida nel nascituro. Un adeguato apporto di acido folico, inoltre, sembra giovare alla fertilità, così come alle probabilità di successo nell’ambito di una terapia di fecondazione assistita.
Fonte: ediss.sub.uni-hamburg.de
Sì, gli acidi grassi trans. Essi vengono generati attraverso il processo industriale d’indurimento o di forte riscaldamento degli oli vegetali naturali, come ad esempio durante la frittura. Gli acidi grassi trans sono presenti in molti alimenti precucinati, tra cui pizza, patatine fritte e berliner. Sarebbero da evitare in generale, ma ancor di più quando si sta ricercando una gravidanza senza successo, poiché esercitano un effetto negativo sulla fertilità in entrambi i sessi.
Anche il fumo è notoriamente malsano per il corpo. Tra l’altro, esso danneggia lo sperma e le cellule uovo. Una fecondazione artificiale in coppie tabagiste ha il 50% in meno di probabilità di successo rispetto alle coppie di non fumatori. In più, alla luce delle attuali conoscenze è ormai assodato che occorre osservare anche un consumo moderato di alcol e caffè. E, una volta instaurata la gravidanza, le donne devono astenersi totalmente dall’alcol.
Fonte: praenat-koeln.de
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Quasi per nulla. Sono stati condotti studi in questo senso su topi che, alimentanti con mangime ad elevato tenore di grassi, davano alla luce cuccioli prevalentemente di sesso maschile; quelli nutriti con più carboidrati, al contrario, davano alla luce una progenie in prevalenza femminile. Tuttavia, non è appurato se tali condizioni siano applicabili anche alla specie umana e una dieta di questo tipo sarebbe inoltre altamente malsana
Presupposto fondamentale per una gravidanza è naturalmente quello di avere rapporti sessuali con regolarità. In caso di mancata gravidanza in coppie sotto i 35 anni dopo un anno di tentativi, consiglio di eseguire approfondimenti specialistici e, in caso di coppie oltre i 35 anni, già dopo sei mesi.
Il desiderio di maternità irrealizzato può avere varie cause, in parte risolvibili con terapie mirate. Metodi come la fecondazione in vitro, tuttavia, hanno sempre minori probabilità di successo con l’avanzare dell’età: mi capita regolarmente di avere a che fare con coppie che corrono ai ripari troppo tardi. Se alla soglia dei 40 anni, o a volte anche prima, non c’è più nulla da fare, spesso la delusione è molto amara, con ripercussioni psicologiche anche gravose.
Se si è sempre seguita un dieta sana ed equilibrata, non occorre apportare modifiche di rilievo. Può risultare senz’altro opportuno assumere preparati multivitaminici mirati. Ritengo invece decisamente sconsigliabile un’alimentazione vegana, in quanto una dieta a base di prodotti 100% vegetali risulta carente sul fronte di determinati amminoacidi, il che può tradursi in malformazioni a livello cerebrale nel nascituro. Una dieta vegetariana è invece indicata per le donne con un adeguato bagaglio di conoscenze in materia alle spalle.
Fonte: sge-ssn.ch