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Cosa fare in caso di congiuntivite?

Se l'occhio improvvisamente si arrossa e lacrima, probabilmente si tratta di congiuntivite. Di solito questo problema si risolve con rimedi casalinghi. In alcuni casi è però necessario recarsi dal medico. L'oculista ci aiuta a fare chiarezza.

In genere i fastidiosi sintomi della congiuntivite si presentano all'improvviso: ci si sveglia al mattino con l'occhio appiccicoso e, nel corso della giornata, compare un arrossamento che aumenta progressivamente. Leggere o lavorare allo schermo diventa difficile. Spesso la congiuntivite guarisce spontaneamente con un collirio, lavaggi degli occhi e qualche giorno di pazienza. Ma non sempre.

Cos'è la congiuntivite?

La congiuntivite è un'infiammazione della congiuntiva, lo strato superiore della superficie dell'occhio. La congiuntiva ricopre la parte bianca dell'occhio e si estende dal bordo esterno della cornea a quello interno della palpebra. 

Quali sono i sintomi della congiuntivite?

«L'occhio è arrossato, lacrima ed è appiccicoso. Si può avere la sensazione della presenza di un corpo estraneo», spiega la dottoressa Karmen Stanic Jurasin, specialista in oftalmologia presso il centro medico Medbase di Kriens-Mattenhof. Alcune persone sviluppano anche una fotofobia (sensibilità alla luce). I sintomi possono variare leggermente a seconda dell'agente patogeno. Di solito all'inizio si infetta solo un occhio, ma dopo uno o due giorni l'infiammazione si estende anche all'altro. Se la congiuntivite è grave, l'infiammazione e il gonfiore possono coinvolgere la palpebra.

Quali sono le cause della congiuntivite?

L'infiammazione può svilupparsi quando nell'occhio penetrano virus o batteri che il sistema immunitario non è in grado di combattere. La forma più comune è la congiuntivite virale. In questo caso la secrezione è piuttosto acquosa. «Spesso gli agenti patogeni sono i cosiddetti adenovirus, responsabili anche di raffreddori e malattie da raffreddamento», spiega la dottoressa Karmen Stanic Jurasin. A volte la congiuntivite può essere causata anche da altri virus, come ad esempio quelli responsabili di morbillo, orecchioni, rosolia, varicella, influenza, nonché dall'enterovirus o dal virus dell'herpes simplex.

Se sono coinvolti i batteri – ad es. stafilococchi o pneumococchi – di solito la secrezione purulenta è più viscosa. Anche le malattie sessualmente trasmissibili come la gonorrea e la clamidia possono causare la congiuntivite.

La congiuntivite può inoltre avere un'origine allergica e in questo caso si manifesta soprattutto in primavera e in estate, quando nell'aria circolano molti pollini. Può però anche essere provocata dai cosmetici. Il sintomo tipico della forma allergica è il prurito, che in genere si presenta in entrambi gli occhi contemporaneamente. 

Più raramente le infiammazioni degli occhi sono dovute a stimoli meccanici, come corpi estranei, polvere, fumo, aria secca, sostanze chimiche, raggi UV e correnti d'aria o altre malattie infettive come le micosi.

La congiuntivite può essere curata con i rimedi casalinghi?

Se i sintomi sono lievi, è possibile provare dapprima con rimedi dolci: «Lavare le secrezioni con acqua calda, tenendo gli occhi chiusi o leggermente aperti. A questo scopo usare un panno pulito e morbido oppure un batuffolo di ovatta bagnato», spiega l'oftalmologa. «Una volta si consigliavano i lavaggi con la camomilla, ma le scoperte più recenti contraddicono questa pratica, poiché la camomilla può indurre reazioni allergiche», aggiunge la specialista. L'occhio malato va inoltre idratato più volte al giorno. A tale scopo sono adatte le lacrime artificiali, ovvero i colliri contenenti acido ialuronico o anche eufrasia. Quando la palpebra è calda e gonfia, gli impacchi rinfrescanti possono dare sollievo.

Se l'infiammazione peggiora nonostante queste cure, in genere bisogna ricorrere a colliri o pomate contenenti antibiotici o cortisone. «Lo stesso discorso vale anche per alleviare i disturbi in caso di un'infiammazione virale, quando i sintomi sono gravi», afferma la dottoressa Karmen Stanic Jurasin. Il cortisone toglie il gonfiore e l'infiammazione, mentre l'antibiotico previene la superinfezione batterica.

Se invece si tratta di un'infiammazione allergica, ad es. il raffreddore da fieno, bisogna usare un collirio con un antistaminico. (Continuazione in basso...)

Quando bisogna recarsi dal medico in caso di congiuntivite?

Nella maggior parte dei casi la congiuntivite è una malattia benigna e guarisce spontaneamente, rassicura la dottoressa Stanic Jurasin. In rari casi i sintomi possono tuttavia essere causati da una patologia grave dell'occhio. Se l'infiammazione non regredisce entro pochi giorni con i lavaggi e un collirio da banco, è opportuno rivolgersi al medico. 

Chi porta le lenti a contatto dovrebbe consultare un oculista non appena compaiono i primi sintomi, poiché l'arrossamento degli occhi potrebbe indicare un'infezione della cornea. Con le lenti a contatto, la cornea è infatti esposta a una costante irritazione e potrebbe subire microlesioni che eventualmente consentono ai germi di penetrare. Una visita oftalmologica deve pertanto escludere il prima possibile un'infezione della cornea. Gli specialisti lavorano con la cosiddetta lampada a fessura, che illumina e ingrandisce notevolmente l'occhio. Se l'infiammazione non risponde alle gocce antibiotiche di uso comune, è necessario uno striscio della secrezione per determinare il tipo di agente patogeno.

La congiuntivite è contagiosa?

«Sì, anche molto contagiosa si tratta di un'infiammazione virale o batterica», sottolinea la dottoressa Karmen Stanic Jurasin. Pur prestando la massima attenzione, spesso non si riesce a evitare la trasmissione dei germi dall'occhio malato all'altro. È grande anche il rischio d'infettare altre persone. Occorre quindi osservare una scrupolosa igiene: 

  • lavarsi sempre bene le mani dopo aver toccato il viso e preferibilmente disinfettarle; 
  • non usare gli asciugamani e la biancheria da letto altrui. 
  • in generale, mantenere le distanze dagli altri finché si hanno sintomi e se possibile lavorare da casa. 

La cosiddetta congiuntivite epidemica, in cui gli occhi sono molto arrossati e lacrimano abbondantemente, è particolarmente contagiosa. Il rischio di trasmetterla ai bambini piccoli è inoltre molto elevato. Negli asili nido e nelle scuole materne le infezioni di massa sono frequenti. Per evitare queste situazioni i bambini con la congiuntivite dovrebbero rimanere a casa.

La congiuntivite può colpire anche i neonati?

Sì, e succede relativamente spesso. Nei neonati, i responsabili sono di solito i germi presenti nel canale del parto, che nella madre di regola non causano alcun sintomo. Possono svilupparsi infiammazioni gravi se gli agenti patogeni sono batteri sessualmente trasmissibili, come ad esempio la clamidia o la gonorrea. Senza gli antibiotici, a lungo andare la malattia può portare a una riduzione della vista o addirittura alla cecità.

Per saperne di più sui problemi frequenti agli occhi

Vai al dossier

di Andrea Söldi,

pubblicato in data 14.10.2024


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