Chi si espone troppo a lungo al sole senza proteggersi rischia un'insolazione o, nel peggiore dei casi, addirittura un colpo di calore. Ecco cosa fare per evitare che accada.
Il sole splende alto nel cielo e non c'è niente di più bello che godersi i suoi caldi raggi all’aria aperta, ma attenzione, perché un’esposizione eccessiva può essere pericolosa. Si può rischiare di prendere troppo sole o che il corpo si surriscaldi, con conseguenze che vanno dalla scottatura all’insolazione fino al colpo di calore.
Un'insolazione può essere causata dall'irraggiamento solare diretto e troppo forte sulla testa o sulla nuca. Il calore può irritare parti del cervello e le meningi, provocando reazioni infiammatorie e persino un edema cerebrale.
Spesso ci si accorge solo alcune ore dopo l'esposizione al sole. In passato si sosteneva che i responsabili fossero i raggi UV, ma oggi sappiamo che non sono in grado di passare attraverso la calotta cranica. L'insolazione è quindi causata dalla temperatura elevata.
I disturbi e i sintomi che si presentano sono:
Per escludere un pericoloso colpo di calore, può essere utile consultare un medico. Nel caso in cui il soggetto vomiti incessantemente o si mostri apatico, è necessario portarlo in ospedale o chiamare il pronto soccorso.
In caso di forti dolori alla testa può aiutare un antidolorifico. Inoltre è necessario riposare fino alla scomparsa dei sintomi. Gli specialisti consigliano di evitare i raggi diretti del sole per tre giorni.
In caso di insolazione leggera i rimedi casalinghi possono dare sollievo. Il quark o lo yogurt sono adatti per applicare impacchi alla testa e alla nuca. Infatti rinfrescano e calmano al contempo la pelle. Un bicchiere d'acqua o del tè fatto in casa con un cucchiaino di sale aiuta a compensare la perdita di sali minerali.
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La durata dell'insolazione è molto individuale. In alcune persone i sintomi scompaiono completamente dopo poche ore, mentre in altre persistono più a lungo e i disturbi restano fino a due giorni. Fattori decisivi sulla durata di un'insolazione sono la sua gravità e se la persona interessata è un bambino o un adulto.
I bebè e i bambini sono colpiti molto più facilmente da insolazione rispetto agli adulti. La loro calotta cranica è ancora molto sottile e hanno pochi capelli che proteggono dai raggi solari. Inoltre i bambini piccoli non hanno sviluppato ancora completamente la capacità di sudare e non sanno regolare bene l'equilibrio idrico e termico.
In linea di massima i sintomi di insolazione nei bambini sono gli stessi come negli adulti. Possono però manifestarsi in aggiunta i seguenti sintomi:
Attenzione: spesso i sintomi si manifestano solo diverse ore dopo l'esposizione al sole. Può succedere anche quando il bambino già dorme.
Se il bambino non si riprende in modo evidente nel giro di pochi minuti o se le sue condizioni peggiorano, chiamare il pronto soccorso. (Continua a leggere qui di seguito...)
Esiste uno stadio intermedio tra l’insolazione e il colpo di calore noto come esaurimento da calore. Questa condizione è dovuta alla perdita di liquidi e sali minerali legata a un’idratazione insufficiente. Campanelli d’allarme sono la disidratazione e l’aumento della temperatura corporea da 37 a 40 gradi Celsius. L’esaurimento da calore spesso non causa alterazioni della coscienza, ma è associato comunque a vertigini, dispnea e brividi. Il suo trattamento è analogo a quello dell’insolazione.
Spesso i termini «insolazione» e «colpo di calore» vengono confusi. Questo anche perché presentano alcune somiglianze. Il colpo di calore è però molto più pericoloso di un'insolazione e pertanto è necessario consultare un medico.
Il colpo di calore è scatenato dal sovraffaticamento corporeo in un ambiente caldo. Ne è spesso colpito chi si trova in ambienti non ben arieggiati o chi tra un turno e un altro della sauna non prende una boccata d’aria fresca. Anche gli sportivi che si allenano al caldo possono esserne vittime.
Diversamente dall’insolazione, il colpo di calore provoca un innalzamento della temperatura corporea fino a oltre i 40 gradi Celsius, una condizione potenzialmente letale. Uno sforzo eccessivo associato a forte calore può mettere fuori uso il sistema di regolazione della temperatura corporea, inibendo ad esempio la produzione di sudore con conseguente ipertermia.
I disturbi e i sintomi che si presentano sono: