Quando uno sport mette le ali: nello snowkiting si sfreccia sulla neve grazie a un aquilone da trazione. Uno sport per i più pigri dunque? Nient’affatto! Prestanza fisica e concentrazioni sono fondamentali. Un resoconto dell’esperienza.
Sul passo del Sempione tira solo un venticello lieve: «12 chilometri l’ora, appena sufficiente», commenta Pascal Nessier storcendo il naso. Per me invece va benissimo che al mio debutto con lo snowkite non soffino venti di tempesta... «Niente paura, facciamo tutto per gradi», mi tranquillizza Nessier. Il 40enne vallesano è uno tra i pionieri di questa disciplina sportiva, nonché gestore da 18 anni della Swiss Snowkiting School sul Sempione.
Il principio è lo stesso del kitesurfing: ci si fissa uno snowboard o degli sci ai piedi e ci si lascia trainare da un apposito aquilone. «Ma la neve è un fondo più facile da controllare rispetto all’acqua», spiega Nessier. Dopo un corso per principianti di una giornata, la maggior parte dei partecipanti ci ha già preso la mano. (Continua a leggere qui di seguito...)
La Swiss Snowkiting School propone una vasta offerta di corsi per tutti i livelli, da principianti ad esperti. Anche i ragazzi dai 12 anni in su possono già partecipare. Per il corso da principianti di una giornata non sono necessarie conoscenze preliminari: il costo è di 250 franchi a persona e tutta l’attrezzatura tecnica è inclusa nel prezzo, ad eccezione degli sci o dello snowboard, di cui i partecipanti devono essere in possesso. Nel giro di 3-4 ore si apprendono i fondamenti su materiale, tecnica, vento e agenti atmosferici. I corsi di gruppo, invece, prevedono un massimo di tre allievi per istruttore.
Beh, sembra incoraggiante... e allora mano agli attacchi! «Non così in fretta! Prima serve qualche esercizio preparatorio...» avverte il professionista posizionandomi l’imbrago a cui è fissato l’aquilone. Mi siedo nella neve sull’altipiano del Sempione e lascio uscire l’aquilone. Vroom! In un lampo mi ritrovo in piedi sulle mie gambe... L’azione delle forze naturali è enorme: l’aquilone reagisce anche alla minima pressione sul manubrio e, dopo qualche caduta iniziale, si lascia pilotare docilmente nella finestra del vento, dalle 10 alle 2 e ritorno.
Scivolando sugli sci, mi muovo quindi in serpentine sulla superficie nevosa, all’inizio con un po’ di tremarella, ma poi con sempre maggiore sicurezza. Sembra quasi di volare! «Ottimo! La prossima volta puoi provare a risalire i pendii!», commenta Nessier. Sembra più rilassante dello sci alpinismo... ma è solo un’illusione! L’indomani, l’indolenzimento muscolare a braccia, gambe e perfino nella zona addominale parla chiaro: lo snowkiting è un allenamento total body durissimo.