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Vuoi vivere più sano?

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Sulla pista in tutta sicurezza

Casco, protezione per la schiena e guanti: l’abbigliamento di protezione adeguato quando si pratica sci e snowboard può contribuire a evitare molti incidenti. Ma cosa bisogna fare se succede qualcosa?

Testa, spalle, collo, braccia, mani, gambe, ginocchia e piedi - l’elenco delle zone del corpo in cui sciatori e snowboarder possono riportare lesioni durante le discese spensierate sui pendii innevati è lungo e doloroso. Anche se, rispetto agli anni Settanta, il rischio di infortuni si è quasi dimezzato, ogni anno più di 60'000 persone si infortunano sulle piste svizzere. La tragedia è che più del 90% degli incidenti avvengono per colpa propria e potrebbero probabilmente essere evitati.

In pista ben preparati

Oltre alle risorse tecnologiche, l’uomo resta comunque la principale fonte di pericolo e di prevenzione allo stesso tempo. Per questo motivo la Federazione Internazionale di Sci (FIS) ha redatto dieci regole di comportamento per sciatori e snowboarder:

  1. Comportati in modo da non mettere in pericolo altre persone sulla pista.
  2. Adatta la velocità e lo stile di sciata alle tue capacità e alle condizioni delle piste.
  3. Rispetta la traiettoria degli sciatori che ti precedono.
  4. Quando superi altri sciatori, mantieni una distanza di sicurezza.
  5. Dopo una sosta, controlla sempre a monte e assicurati di poter ripartire senza pericolo.
  6. Fermati solo ai bordi della pista o in punti visibili.
  7. Se devi camminare, fallo sempre lungo i bordi della pista.
  8. Segui cartelli e indicazioni.
  9. Se vedi un incidente, presta subito soccorso.
  10. Porta sempre con te un documento di identità. In caso di incidente è obbligatorio identificarsi.

Gli attacchi

Anche solo pochi chili in più rispetto all’anno precedente possono impattare sulla regolazione. Solo se eseguita correttamente, garantisce che lo sci si stacchi immediatamente in caso di caduta, impedendo così che il fortissimo effetto leva si ripercuota a danno di articolazioni e tendini. Ciò vale soprattutto per il ginocchio. Ma anche gli snowboarder dovrebbero sottoporre a un controllo tecnico annuale le proprie tavole.

Il casco da sci

Diversi studi dimostrano che il casco è in grado di evitare un terzo degli infortuni o perlomeno di attenuarne la gravità. Oggi il 90 percento di chi pratica sport invernali lo indossa regolarmente; tuttavia, deve essere posizionato in modo corretto e non essere troppo vecchio, altrimenti la capacità protettiva risulta compromessa. La maschera o gli occhiali da sci garantiscono una buona visione e proteggono gli occhi da lesioni meccaniche in caso di cadute. 

Il paraschiena

Idealmente, il paraschiena dovrebbe coprire l’intera colonna vertebrale e le scapole. Deve rimanere aderente e non deve scivolare quando ci si muove. I modelli morbidi ammortizzano inoltre l’energia d’urto meglio rispetto alle piastre in materiale plastico e sono più comodi da indossare. Anche gli zaini con paraschiena integrato costituiscono un’opzione valida, spiega Brügger.

Questo accessorio non offre tuttavia una protezione totale: è infatti in grado di attutire bene l’energia in caso di cadute dirette sulla schiena o di collisioni posteriori, il che lo rende particolarmente consigliabile per i bambini. Risulta invece meno valido in presenza di forte impatto dell’osso sacro o della testa che va a comprimere la colonna vertebrale. La protezione è piuttosto bassa anche contro fratture delle vertebre cervicali o distorsioni.

L'airbag

Se i sensori di movimento registrano una caduta, l’airbag si gonfia nel giro di poche frazioni di secondo ammortizzando l’energia. Conformemente alle indicazioni del fabbricante, i cuscinetti d’aria sarebbero in grado di proteggere le vertebre toraciche, la colonna vertebrale e il collo da eventuali lesioni. Tuttavia, mancano ancora dati ufficiali sull’effettiva capacità di protezione.

I guanti

Una protezione delle articolazioni dei polsi è particolarmente importante per gli snowboarder, poiché questi ultimi impattano sul terreno durante le cadute perlopiù con le mani e le braccia. L’elemento protettivo stabilizzante esterno o integrato nel guanto può trovarsi sul palmo o sul dorso della mano, ma in ogni caso dovrebbe coprire fino a metà dell’avambraccio.

Primo soccorso sulle piste

Una pista ghiacciata, uno sciatore veloce che arriva da dietro o semplicemente gli sci che si incrociano, ed ecco che in un attimo una bellissima giornata sulle piste si trasforma in un disastro. Sulle piste contusioni, commozioni cerebrali, slogature, lussazioni o addirittura fratture ossee sono purtroppo all'ordine del giorno. Chi transita in caso d'incidente deve intervenire. Importantissimo: quali sono le cose da fare innanzi tutto?

Se la persona ferita riesce ancora a muoversi e non ha ferite alla testa, al collo o alla schiena, va aiutata a spostarsi a bordo pista. Piantare nella neve due bastoni o due sci incrociati cinque o dieci metri sopra l'infortunato.

La persona ferita respira ancora? Risponde? Reagisce ai pizzicotti? Spesso è difficile sentire il battito al polso o lateralmente sul collo, ma val la pena provare. 

In caso di ferite gravi chiamare il numero di emergenza 144. Se non si ha rete, è meglio chiedere a una seconda persona di cercare un punto in cui c'è campo oppure recarsi nel luogo frequentato più vicino: un rifugio, la stazione dello skilift o simili.

Ricordate che sui modelli di cellulare più recenti potete attivare la funzione «Chiamata di emergenza SOS via satellite» per inviare un messaggio di testo ai servizi di soccorso. Ad esempio, se vi trovate al di fuori della rete e non avete copertura telefonica mobile.

Importante: lasciare da sola la persona infortunata solo se il suo stato è stabile e se non è possibile chiamare aiuto sul posto.

In assenza di segni vitali, procedere subito alla rianimazione comprimendo la cassa toracica di cinque o sei centimetri al ritmo di 100-120 volte al minuto. Se la persona infortunata respira ma è incosciente, è necessario girarla sul fianco mantenendola stabile. In seguito controllare ogni 1-2 minuti se il respiro è avvertibile. Se non respira, praticare subito la rianimazione. Se la persona ferita è sveglia, chiederle come sta. È importante proteggerla dall'ipotermia ponendo un cuscino sotto la testa e coprendo il corpo con una coperta (o la propria giacca). Aprire gli abiti stretti.

Renditi ben visibile utilizzando delle luci, una coperta isotermica catarifrangente o altro. Chiedi alle persone accorse di mostrare il luogo dell'incidente ai soccorritori o di tenere libera un'area di atterraggio per la Rega. 

Segnali di emergenza in montagna: dare un segnale luminoso ogni dieci secondi per la durata di un minuto, un minuto di pausa e ripetere dall'inizio.

Altri consigli per affrontare le piste

di Lara Brunner,

pubblicato in data 11.12.2024


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