Fare il pieno di gioia di vivere in balcone: un ciliegio in fiore, il canto degli uccellini e lo stormire delle foglie incantano la nostra autrice Silvia Schütz.
Quando ero piccola, la mia casetta sull’albero formata semplicemente da due assi nel parco vicino casa rappresentava per me un’oasi in cui rifugiarmi e rilassarmi: tra le foglie e i rami custodivo ossicini, le lettere al mio innamorato segreto in terza elementare, pietre colorate e tanto altro. Era un posto solo per me, carico di energia, che mi regalava la sensazione di vivere in modo un po’ selvaggio.
La stessa sensazione di allora riemerge quando sono sul mio balcone circondato da alberi, i cui rami fanno capolino all’interno del mio piccolo mondo. Adoro il colore dei fiori di ciliegio giapponesi, soprattutto in primavera, quando germogliano e mi invitano a vedere il mondo in rosa nel vero senso della parola. (Continua a leggere qui di seguito...)
La cosa che più mi piace fare è sedermi sulla sdraio e guardare le foglie verdi e rosse e i fiori cullati dal vento. Gli appassionati di film francesi avranno ben presente la scena: prima che un incontro si trasformi in una storia d’amore, i protagonisti si danno appuntamento nella natura tra le chiome degli alberi che stormiscono, preannunciando che tutto è possibile.
Lo stesso habitat naturale si caratterizza per una moltitudine di suoni: tra gli alberi ronzano e svolazzano tantissimi tipi di insetti, sul vicino carpino bianco la cinciallegra cinguetta saltando di ramo in ramo, mentre il fringuello pigola e in lontananza il merlo attira l’attenzione su di sé con il suo dolce canto. Questa è la vivace musica della vita.
Stacco.
Il portiere mette in moto il tagliaerba.