Abbinare gli spinaci con la ricotta o l’avocado con la limetta e il coriandolo non è una casualità. L’interazione tra questi alimenti è sensata anche da un punto di vista nutrizionale. Più ampie sono le combinazioni culinarie, maggiori saranno i benefici per la nostra salute.
Ti è mai capitato di riflettere sulle tue azioni preparando il condimento dell’insalata? Perché di solito si usano olio e aceto e non ketchup e brodo? Ovvio, perché i nostri genitori hanno sempre fatto così! E in particolare perché l’insalata, senza un accompagnamento di carattere, non avrebbe alcun gusto.
Ma c’è una cosa che forse la maggior parte di noi non sa, ossia quante abitudini culinarie, tramandate di generazione in generazione, sono sensate dal punto di vista fisiologico-nutrizionale. L’acido dell’aceto, ad esempio, facilita l’assorbimento del ferro contenuto nelle verdure e l’olio ci aiuta ad assimilare le vitamine liposolubili, il carotene e sostanze affini attraverso l’intestino. Certi piatti originari dell’area mediterranea sono di una semplicità assolutamente geniale. Ma in questo campo anche la cucina svizzera ha parecchio da insegnare!
Ovviamente i nostri antenati non combinavano i cibi secondo principi scientifici. Eppure non mancavano certo di creatività! Erano curiosi, avevano tempo e quel pizzico di intuito e spirito di osservazione che non guasta mai.
Nel corso degli anni sono nate così discipline alimentari tradizionali quali l’Ayurveda in India e i Cinque elementi in Cina. Secondo questa teoria, gli alimenti vengono suddivisi in cinque gruppi di elementi: legno (acido), fuoco (amaro), terra (dolce), metallo (piccante), acqua (salato).
Un pasto ideale dovrebbe contenere tutti e cinque gli elementi; gli ingredienti devono essere possibilmente freschi e differenziarsi per gusto e colore. Consapevolmente o inconsapevolmente, gli antichi maestri cinesi ci hanno aiutato a migliorare l’assimilazione del cibo. (Continua a leggere qui di seguito...)
Effettivamente cuochi perspicaci e creativi riescono a ottenere i risultati migliori utilizzando tutta la gamma degli ingredienti e combinando alimenti tematicamente molto distanti tra di loro: frutta con carne, patate con latte, grasso con verdure.
Mescolando i cibi miglioriamo l’assunzione di sostanze salutari, ma non solo: possiamo anche evitare quelle poco gradite al nostro organismo. Chi consuma contemporaneamente varie fonti proteiche di modesta qualità riesce a coprire meglio il fabbisogno del proprio corpo, poiché gli amminoacidi – i costituenti delle proteine – si completano in maniera ottimale: questo è un vantaggio soprattutto per le persone che rinunciano ai prodotti di origine animale e quindi a proteine particolarmente pregiate.
Anche se ci dedichiamo all’arte della combinazione già da migliaia di anni, siamo ben lungi dall’aver sfruttato tutto il potenziale dei mix alimentari intelligenti. Il nostro mondo è diventato un villaggio globale: ora possiamo procurarci materie prime e piatti provenienti da ogni dove e compiere un viaggio alla scoperta degli abbinamenti più astuti.