L’acido pantotenico è presente in quasi tutti gli alimenti, e questo è un vantaggio. Perché la vitamina B5 - altro nome dell’acido pantotenico - svolge un ruolo fondamentale per il nostro metabolismo. Scopri in questo articolo perché l’acido pantotenico è importante per avere unghie forti e non solo.
Quando i ricercatori hanno scoperto che la vitamina B5 si trova quasi in tutti gli alimenti l’hanno chiamata «acido pantotenico» (dal greco pantothen = ovunque). In natura l’acido pantotenico è presente soprattutto come costituente del coenzima A. Questa vitamina viene scomposta e assorbita dal nostro organismo durante la digestione.
Sotto forma di coenzima A, l’acido pantotenico svolge un ruolo fondamentale in svariate funzioni metaboliche del nostro organismo e partecipa quasi a tutti i processi di sintesi e scomposizione. Il coenzima A è un elemento chiave del metabolismo energetico e del metabolismo dei grassi, dei carboidrati e delle proteine. L’acido pantotenico contribuisce alla formazione dei tessuti connettivi, delle mucose e delle unghie, per questo viene spesso impiegato nelle pomate per la cicatrizzazione delle lesioni cutanee.
La dose giornaliera consigliata per gli adulti è di sei milligrammi, ma tratta di un valore approssimativo perché non esistono studi e metodi di analisi che consentano di definirne il fabbisogno esatto.
La concentrazione maggiore di acido pantotenico si trova nel fegato, nelle uova e nei prodotti integrali. Per coprire il fabbisogno giornaliero è fondamentale tener conto che questa vitamina è presente in quasi tutti gli alimenti e che ogni piccola quantità assunta si accumula nel corso della giornata.
Non sono stati registrati finora casi isolati di carenza o di sovradosaggio di acido pantotenico. Le manifestazioni dei sintomi sono stati rilevate solo nell’ambito di test su animali oppure in individui gravemente denutriti. Si tratta di sintomi aspecifici, come stanchezza, mal di testa e disturbi alla vista. I prigionieri di guerra gravemente denutriti venivano colpiti dalla sindrome «burning feet», caratterizzata da forti dolori e bruciori alle piante dei piedi che regredivano dopo una terapia a base di acido pantotenico.