Lo stand up paddling è uno sport di tendenza che dalle nostre parti sta portando sempre più appassionati sull'acqua. Un'esperta ci svela a cosa prestare attenzione acquistando e utilizzando tavola e pagaia.
Denise Saluz*: Questo sport è indicato per tutte le fasce d’età. Si deve però saper nuotare.
Le tavole gonfiabili iSUP («inflatable Stand up Paddel») sono più leggere ma comunque robuste. Inoltre sono comode da trasportare. Quelle rigide sono invece più veloci e manovrabili.
Lo si decide in base al proprio peso corporeo e all'ambito di impiego. Più la tavola è lunga, maggiore è il peso che può sostenere. Le tavole lunghe offrono maggiore stabilità di scivolamento e di pagaiata ma sono meno manovrabili. Le tavole larghe sono più stabili di quelle strette. Ai principianti si consigliano tavole più larghe perché aiutano a mantenere l'equilibrio. Il più delle volte le tavole allround sono una buona scelta: sull'acqua sono stabili e ben manovrabili. (Continua a leggere qui di seguito...)
Quasi ovunque vi sia dell'acqua, cioè sulle onde di laghi, fiumi e del mare. Sono escluse le zone naturali protette (contrassegnate da boe gialle) e i bacini e corsi d'acqua nei quali è vietato remare.
Dipende dal tipo di uscita. È necessario un dispositivo salvagente. È poi bene munirsi di indumenti in neoprene (a seconda della temperatura dell'acqua), abbigliamento anti-UV, crema solare, una borsa impermeabile per i vestiti, una custodia a tenuta stagna per il cellulare.
Vicino alla riva e fin dove ci sono persone che nuotano si deve pagaiare inginocchiati sulla tavola. Sulla tavola devono essere riportati in modo ben visibile il nome e l'indirizzo del proprietario. E a partire dai 300 metri di distanza dalla riva è obbligatorio avere un giubbotto salvagente.
* Denise Saluz e responsabile di prodotto per i settori trekking e sport acquatici da SportXX.