L’esperta di marketing Kira si è cimentata per la prima volta in una lezione di yoga su Stand Up Paddle. Guardate nel video come se l’è cavata sulla tavola traballante - e ricevete preziosi consigli!
Kira (25) si è cimentata in una prova di equilibrismo: yoga per la prima volta sullo Stand Up Paddle (SUP)! La super sportiva Category Manager Assistant di Zurigo (pratica sport da quattro a cinque volte la settimana) ha sempre fatto yoga sulla terraferma, ora ha provato a farlo al lago sulla tavola, onde incluse. «Sono entusiasta», afferma Kira dopo il suo «battesimo del fuoco». «È stato fantastico e lo consiglio assolutamente a tutti!» Nel video sopra potete vedere come se l’è cavata durante la lezione con l’istruttrice Juliana Kernen di SUP Yoga Zurigo al largo del lago di Zurigo a Erlenbach ZH, le sfide che ha dovuto affrontare e quanto si è bagnata!
Vi è venuta voglia di imitare Kira? Chi desidera provare qualcosa di completamente nuovo, è nel posto giusto con il SUP Yoga, afferma l’istruttrice Juliana Kernen. «È davvero adatto a tutti e garantisce un rilassamento profondo», afferma. «Se si ondeggia sulla propria tavola, circondati da anatre e cigni, baciati dal sole e accarezzati dal vento, si è parte del tutto e si può giungere più in fretta alla consapevolezza del sé e del qui. Uno stile di yoga dolce aiuta inoltre a staccare davvero la spina». Qui di seguito le informazioni più importanti sullo yoga nel lago. (Continuazione in basso...)
Chiunque sia in grado di stare in piedi e inginocchiarsi sul SUP senza disagio, e naturalmente sappia nuotare, può praticare lo SUP yoga. «Tutti coloro che amano lo sport outdoor, che stanno volentieri in acqua e desiderano divertirsi», aggiunge Juliana Kernen. «Chi desidera rafforzare la muscolatura profonda, chi vuole praticare yoga in modo un po’ diverso. Tutti coloro che si muovono volentieri e che per una volta desiderano rilassarsi in modo consapevole». Un’ora di SUP yoga a Erlenbach, è come un’ora di vacanza, si entusiasma Kernen. Questo riepilogo vi mostra tutti gli esercizi di yoga possibili.
L’ideale è un bacino di acqua stagnante o con una corrente minima, un lago, la piscina o anche un fiume placido. «La profondità però dovrebbe essere di almeno un metro», afferma Kernen. «Così da evitare di farsi male sul fondo in caso di caduta dalla tavola». In linea di principio l’acqua attutisce sempre ogni caduta. «Così si può lasciare i problemi della vita quotidiana a riva ed essere semplicemente pronti anche a lasciarsi cadere, per una volta».
I principianti dovrebbero optare per una tavola larga, perché aiuta meglio a tenere l’equilibrio essendo meno soggetta a capovolgersi rispetto a una tavola stretta. Di solito, la scelta ricade su una tavola cosiddetta all-round, che è stabile in acqua e facile da governare. I più esperti possono avventurarsi su una tavola più sottile. Anche per quanto riguarda la lunghezza, ci sono varianti diverse. La regola è: più lunga è la tavola, maggiore è il peso che può sopportare. Le tavole lunghe sono più stabili quando si tratta di scivolare sull’acqua, ma un po' meno manovrabili. (Continuazione in basso...)
Il movimento dell’acqua, ovvero il movimento sotto la tavola SUP yoga, è la sfida più grande. Kernen: «Mantenere l’equilibrio senza la familiare terraferma sotto i piedi, non è cosa semplice». Le singole posizioni nel SUP yoga sono praticabili con vari gradi di difficoltà così come lo spostamento in avanti con la tavola sull’acqua - per esempio, si può pagaiare sugli stinchi, sulle ginocchia o sui piedi. «Grazie alle diverse varianti di una posizione, il principiante può vivere un’esperienza positiva di successo mentre una persona molto allenata può sfidarsi costantemente aumentando il livello di difficoltà». Qui sotto trovate i consigli per un maggiore equilibrio!
L’acqua attutisce eventuali scivolamenti o cadute durante lo SUP yoga. Ma cosa si può fare per avere un equilibrio così allenato da evitare di cadere? Cornelia Caviglia, fisioterapista presso gruppo Medbase a Zurigo nella Löwenstrasse e Daniele Paar, responsabile del Migros Fitnesspark Puls 5 a Zurigo ci svelano cosa si può fare per migliorare l’equilibrio.
Per scoprire se è necessario lavorare al proprio equilibrio, c’è un trucco semplice: per motivi di sicurezza, mettetevi in un angolo con la schiena rivolta verso il muro. Poi provate a stare in piedi su una gamba sola. Se fate fatica a mantenere l’equilibrio, dovreste cominciare ad allenarvi.
Un esercizio potrebbe consistere nel mettersi sulle punte dei piedi e vedere per quanto tempo riuscite a mantenere la posizione. Oppure al semaforo cercate di restare in equilibrio sulla bici senza appoggiare un piede a terra. Indipendentemente da cosa si prova: l’importante è avere sempre la possibilità di aggrapparsi a qualcosa nel caso si perda l’equilibrio. Ad esempio lo stipite della porta o un palo.
Naturalmente è possibile allenare l’equilibrio anche con diversi tipi di sport. Con il surf o lo skateboard si lavora sull’equilibrio così come con gli inline skate, sulla bicicletta o con le escursioni su terreni sconnessi.
Durante il fitness a casa si possono usare dei balance trainer. La trainer di Migros iMpuls Fabiana Fenuta vi mostra come si fa. Gli amanti dei gadget possono ricorrere a una piastra vibrante. Anche stare in piedi su un semplice cuscino è efficace.
Naturalmente la stessa tavola SUP è predestinata per gli esercizi di equilibrio: inginocchiarsi sulla tavola e poi mettersi pian piano in piedi. Chi è già avanti può provare a mettersi su un piede solo mentre gli esperti possono tentare addirittura la verticale. Se qualcosa va storto, al limite si finisce in acqua.
L’equilibrio può essere allenato anche in modo tranquillo e meditativo, ad esempio durante lo yoga.
Il rafforzamento della muscolatura offre una buona base per un miglior equilibrio. L’oscillazione del SUP è imprevedibile, l’acqua fornisce una superficie in costante cambiamento che richiede, oltre all’equilibrio, anche forza nei piedi, negli stinchi e nelle cosce così come nei fianchi e nei glutei. Nel SUP vengono inoltre attivati altri gruppi di muscoli, così come tutta la muscolatura del tronco, braccia, spalle, muscoli laterali di torace e addome. Per integrare o prepararsi al SUP, è opportuno anche un allenamento della forza completo nel centro fitness o a casa.
Vi è venuta voglia di SUP ma senza yoga? Anche questo non è un problema: questo articolo offre ai principianti dei consigli preziosi, un’opzione fantastica è offerta anche dai corsi della Scuola Club Migros. Lo Stand Up Paddle è generalmente un tipo di sport vario ed esistono quindi innumerevoli varianti. Maggiori informazioni sull’argomento sono inoltre disponibili nel grande dossier iMpuls sul SUP.
Naturalmente potete praticare yoga anche sulla terraferma, se il SUP vi sembra un po’ troppo traballante. Leggete tutto quello che vale la pena sapere nell’ampio dossier iMpuls Yoga – e frequentate un corso di yoga della Scuola Club Migros!