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9 consigli per ottimizzare la pausa pranzo

Tra evasione e networking, come gestire le pause in modo astuto? Suggerimenti per trasformare i momenti di pausa in una vera risorsa contro lo stress della vita lavorativa

1. La lunghezza giusta

Esiste una lunghezza ideale per la pausa? In ogni caso, va rispettata una durata legale, legata alla durata della giornata lavorativa prevista dal contratto. Si tratta di almeno sessanta minuti in una giornata di più di nove ore... per quanto riguarda la lunghezza ideale, è bene fare una pausa vera e propria, in cui si mangia e si esce dall'ufficio.

2. Picchi di attenzione

A volte è forte la tentazione di lavorare a una pratica in ritardo rispetto alla tabella di marcia, saltando la pausa pranzo. Errore: non si risparmia tempo mangiando un panino davanti allo schermo. Al contrario, si rischia di essere inefficienti. Perché? Perché il livello di attenzione cambia nel corso della giornata e dei ritmi circadiani. Spesso è molto alto tra le 8 e le 10 del mattino e tra le 17 e le 19. Nel lasso di tempo fra questi due intervalli scende. Da qui l'importanza di concedere al corpo e al cervello una vera pausa per rivitalizzare l'organismo e ritrovare motivazione ed efficienza. E poi, sgranocchiare davanti al computer è ben lontano da un pasto come si deve, che si degusta facendoci sentire sazi...

3. Rilassare gli occhi

La capacità di concentrazione è molto variabile, con una durata che varia da 30 a 120 minuti a seconda degli studi. Quindi, impara a conoscerti, perché quanto ti interessa il compito intrapreso avrà un grande impatto sulla tua capacità di concentrazione. Dopo un periodo con un alto livello di attenzione, è importante cambiare attività o alzarsi e fare qualche passo. Soprattutto per gli occhi! Non c'è niente di peggio che fissare lo schermo per troppo tempo. Si verifica una reazione fisiologica: lo sguardo fisso imita la sensazione di paura e può generare stress nell'organismo. È quindi necessario ricordarsi di guardare di tanto in tanto lontano, fuori dalla finestra per variare la messa a fuoco. Mettere il naso (e gli occhi!) fuori all'ora di pranzo è una buona idea.  

4. Sport a volontà

Per combattere uno stile di vita sedentario, lo sport all'ora di pranzo presenta diversi vantaggi. Fitness, nuoto, passeggiate al lago, tutto è utile per rigenerare i neuroni e produrre endorfine (l'ormone della felicità). Camminare per venti minuti non solo riduce lo stress, ma aumenta anche la creazione di nuovi pensieri. Che ne dici di un po' di cardio? È noto che il rientro al lavoro alle 14.00 è il momento più difficile della giornata, perché la digestione porta a un calo della concentrazione. Non c'è niente di meglio di qualche squat o salire velocemente le scale per contrastare la famosa stanchezza pomeridiana!

(Continuazione in basso...)

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5. Turbo pisolino

Non sempre popolare, eppure abbastanza miracoloso, il power nap ha più di un vantaggio. Per due ragioni, prima di tutto fisiologiche: i dischi intervertebrali, una sorta di piccoli cuscinetti, si seccano e si restringono durante il giorno. Quando ci si sdraia, questi dischi assorbono nuovamente acqua nel giro di pochi minuti. Durante un pisolino di venti minuti (da non superare), il corpo si rigenera fisicamente e mentalmente, senza entrare in un ciclo di sonno profondo. A questo si può aggiungere una meditazione guidata, un momento di rilassamento, che aiuta anche a distendersi. In questo modo si evita il picco di disattenzione delle 14.

6. Isolamento o socializzazione?

Tutto dipende dal lavoro e dal carattere di ognuno. Gli estroversi amano socializzare e vedere gente, gli introversi a volte preferiscono ricaricarsi in un ambiente tranquillo. Spetta a ciascuno di noi prendere in considerazione le proprie esigenze. Una cosa è certa: parlare di lavoro durante il pranzo è più simile a una riunione che a una vera pausa... Allo stesso modo, passare due ore a criticare il capo o le direttive dell'azienda non aiuta a rilassarsi o a migliorare l'atmosfera.

7. Disconnessione

E se tornare al lavoro entro le 14 sembra difficile quanto scalare l'Eiger o se la procrastinazione ha la meglio, c'è un timer che ti aiuta a concentrarti: l'app Pomodoro. Questa ti permette di dividere il tuo tempo in momenti di lavoro e momenti di gratificazione. Poiché il cervello in genere predilige attività piccole e poco impegnative, come rispondere alle e-mail, piuttosto che scrivere una relazione annuale, il timer può essere utile per iniziare. Un metodo consiste nel fare una pausa di cinque minuti ogni venticinque minuti e poi una pausa di quindici minuti ogni due ore e venticinque, alternando le due cose e favorendo l'agilità mentale.

8. L'elenco delle cose da fare

Prima di lasciare l'ufficio, è bene prendersi qualche minuto per chiudere mentalmente. Confermare i compiti portati a termine e annotare quelli ancora da svolgere è un ottimo modo per mettere da parte le preoccupazioni e andare via dall'ufficio con serenità. È fondamentale farlo a fine giornata, ma anche a mezzogiorno per godersi meglio la pausa.

9. App Pomodoro

E se tornare al lavoro entro le 14 sembra difficile quanto scalare l'Eiger o se la procrastinazione ha la meglio, c'è un timer che ti aiuta a concentrarti: l'app Pomodoro. Questa ti permette di dividere il tuo tempo in momenti di lavoro e momenti di gratificazione. Poiché il cervello in genere predilige attività piccole e poco impegnative, come rispondere alle e-mail, piuttosto che scrivere una relazione annuale, il timer può essere utile per iniziare. Un metodo consiste nel fare una pausa di cinque minuti ogni venticinque minuti e poi una pausa di quindici minuti ogni due ore e venticinque, alternando le due cose e favorendo l'agilità mentale.

di Patricia Brambilla,

pubblicato in data 29.03.2023


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