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Cosa occorre sapere sulla pressione sanguigna

Quando si considera normale la pressione? Quando troppo alta? Come si misura correttamente? I 13 fatti principali sulla pressione da conoscere.

1. Cos'è la pressione sanguigna?

Affinché il sangue fluisca nel sistema cardiocircolatorio, nei vasi sanguigni occorre una certa pressione. I meccanismi che ne assicurano la presenza sono due: le pulsazioni ritmiche del cuore e la resistenza della parete dei vasi.

Quando il muscolo cardiaco si contrae spingendo il sangue nel sistema cardiocircolatorio, la pressione nelle arterie aumenta (valore massimo della pressione arteriosa). Quando poi si rilassa riempiendosi nuovamente di sangue, la pressione nelle arterie diminuisce (valore minimo della pressione arteriosa). La pressione non scende però a zero perché i muscoli elastici delle pareti arteriose assicurano che anche tra una pulsazione e l'altra la pressione rimanga sufficientemente elevata da consentire la circolazione del sangue.

Durante la giornata, la pressione sanguigna è soggetta a oscillazioni naturali: al mattino è più alta rispetto alla notte, per poi di solito abbassarsi leggermente nel corso del giorno.

2. Come misurare la pressione nel modo corretto

Con che frequenza misuri la pressione sanguigna?

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Con che frequenza misuri la pressione sanguigna? ( Partecipante)

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  • La pressione viene misurata con un apposito apparecchio che viene applicato sulla parte superiore del braccio o sul polso.
  • L’ideale è misurare la pressione arteriosa per una settimana al mattino appena svegli (prima di assumere medicinali) e alla sera prima di andare a letto.
  • Non bere caffè o alcol e non fumare 30 minuti prima della misurazione
  • Immediatamente prima della misurazione, siediti su una sedia e riposati da tre a cinque minuti. Durante la misurazione rilassati, poggiati allo schienale e appoggia il braccio (nudo). Non incrociare le gambe e non parlare.
  • Non misurare la pressione mentre in TV viene trasmesso un poliziesco o altri programmi che generano tensione.
  • Il misuratore della pressione arteriosa dovrebbe essere «clinicamente approvato». Anche in questo caso l’esattezza della misurazione non è garantita al 100%. In caso di dubbio, è meglio rivolgersi al medico ed effettuare la misurazione con il suo dispositivo.
  • Per i dispositivi che misurano la pressione al polso, quest’ultimo deve essere posizionato all’altezza del cuore, appoggiando ad esempio il braccio e flettendolo.
  • Per i dispositivi che misurano la pressione al polso, quest’ultimo deve essere posizionato all’altezza del cuore, appoggiando ad esempio il braccio e flettendolo.
  • La prima volta, misura la pressione su entrambe le braccia. Se i valori per braccio sono diversi, prendi in considerazione i valori del braccio con la pressione arteriosa più alta. Se i valori per braccio sono molto diversi (massima: differenza di oltre 20 punti; minima: differenza di oltre 10 punti), è necessario rivolgersi a un medico.

3. Qual è lo strumento ideale per misurare la pressione sanguigna?

Esistono apparecchi per la parte superiore del braccio e per il polso. Funzionano in modo automatico e misurano la pressione sanguigna elettronicamente. I dispositivi che misurano la pressione arteriosa nella parte superiore del braccio sono di solito più precisi di quelli che la misurano al polso, ma solo se le dimensioni del manicotto sono corrette. Il manicotto standard da 12 cm è adatto a un braccio di circonferenza da 27 a 34 cm. Nel caso sia maggiore, è necessario un manicotto la cui larghezza può variare da 14 a 16 cm.

Dovrebbe essere posizionato all’altezza del cuore, due dita sopra il gomito ed essere fissato in modo che ci sia spazio per passare comodamente un dito all’interno. (Continua a leggere qui di seguito …)

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4. Con che frequenza va misurata la pressione?

Misura la pressione almeno una volta all'anno.

5. Qual è il valore normale della pressione?

Sono normali i valori di pressione sanguigna fino a 130/85, sono ancora normali ma alti quelli fino a 139/89 mmHg. Sono ottimali i valori inferiori a 120/80 mmHg.

6. Quando la pressione è troppo alta?

Si ha un'ipertensione quando il valore superiore (pressione sistolica) è oltre i 140 mmHg o quando il valore inferiore (pressione diastolica) è oltre i 90 mmHg, oppure quando entrambi i valori superano i livelli ora menzionati.

7. Come si riconosce la pressione troppo alta?

Per determinare un'ipertensione occorre misurare la pressione arteriosa perché nella maggior parte dei casi chi ne è affetto può non accorgersi anche per anni che nel suo sistema circolatorio il sangue scorre a pressione sempre più alta. In caso di ipertensione lieve o moderatamente elevata, non ci sono sintomi specifici dai quali si possa riconoscere la patologia. Per questo motivo l’ipertensione viene definita a volte come «killer silenzioso». In seguito possono mostrare innanzitutto sintomi generici come vertigini, mal di testa, palpitazioni o battito irregolare, fiato corto in caso di affaticamento, nervosismo, a volte anche insonnia.

8. Perché la pressione troppo alta è pericolosa?

Se la pressione circolatoria rimane elevata giorno dopo giorno, a lungo andare sovraffatica il cuore e altri organi vitali. Inoltre, in caso di ipertensione il naturale invecchiamento dei vasi inizia prima e progredisce più rapidamente. I vasi sanguigni di occhi, reni, cuore e cervello – ma in fondo di tutto il corpo – calcificano prematuramente (arteriosclerosi).

Senza trattamento, gli organi possono subire dei danni e il rischio di infarto e ictus aumenta enormemente Anche malattie renali e oculari sono spesso causate dall’alta pressione sanguigna. Nel corso del tempo, ciò può comportare insufficienza renale e disturbi alla vista (retinopatia ipertensiva). Il rischio di morte prematura e disabilità aumenta significativamente.

(Continuazione in basso...)

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9. Quanto è pericolosa la pressione troppo bassa?

L’ipotensione in sé non rappresenta una patologia e nemmeno un rischio per la salute. Anzi: i vasi, il cuore e l’intero apparato circolatorio, in caso di ipotensione, vengono addirittura salvaguardati.

Solo l’insorgenza di disturbi quali giramenti di testa, fosfeni o stanchezza possono trasformarlo in un problema soggettivo.

10. Cosa fare per evitare che la pressione sanguigna salga troppo?

Circa tre quarti dei casi di pressione sanguigna alta possono essere evitati con uno stile di vita sano. Concretamente ciò significa: bere poco alcol, usare poco sale ed evitare il sovrappeso, fare molto movimento e idealmente anche sport di resistenza.

11. Come faccio ad abbassare la pressione troppo alta?

Chi presenta valori alti, di norma deve innanzitutto cercare di ridurre la pressione attraverso uno stile di vita più sano. Sono soprattutto due i fronti su cui lavorare: una dieta equilibrata povera di sale e un regolare esercizio fisico.
Quanto più sale abbiamo nel corpo, tanto maggiore è il volume di liquido, e quindi la pressione sanguigna. Una grande quantità di sale è presente soprattutto in piatti pronti, formaggi, insaccati e pane. Bisognerebbe perciò ridurre questi alimenti.

Anche lo stato d’animo influisce sulla pressione sanguigna. La ricetta quindi è meno stress e alcol, oltre naturalmente a non fumare. Bisognerebbe eliminare in modo duraturo gli eventuali chili in eccesso. Tutto ciò aiuta a mantenere la pressione nel range della normalità.

Se tutto ciò non fosse sufficiente, molti farmaci altamente efficaci e sicuri sono in grado di ridurre l’ipertensione. Di solito si tratta di terapie permanenti. A ogni modo bisognerebbe mantenere uno stile di vita sano che supporti la terapia. (Continua a leggere qui di seguito …)

12. Qual è la differenza tra battiti e pressione sanguigna?

La pressione sanguigna è la pressione con cui il cuore spinge il sangue nel corpo a ogni singolo battito (vedi il punto 1). Le pulsazioni indicano la frequenza di questo fenomeno, ovvero la velocità con cui il cuore batte. Il valore viene di solito espresso in battiti al minuto.

13. Perché la pressione arteriosa è indicata in «millimetri di mercurio»?

In passato i medici per misurare la pressione utilizzavano i cosiddetti «sfigmomanometri al mercurio». La misurazione consisteva nel pompare aria nel manicotto in modo che nel braccio non potesse affluire più sangue, per poi lasciarla delicatamente fuoriuscire con conseguente abbassamento della pressione al suo interno e anche della colonnina di mercurio (simbolo chimico: Hg). Durante l’operazione il medico auscultava con lo stetoscopio i rumori prodotti dal flusso sanguigno nell’arteria del braccio: quando riusciva a sentirli, la pressione arteriosa sistolica poteva considerarsi individuata. L’altezza della colonnina di mercurio (mm Hg) in quel momento corrispondeva quindi alla pressione arteriosa massima. La pressione arteriosa diastolica, invece, poteva considerarsi individuata non appena i rumori del flusso sanguigno si affievolivano.

I moderni misuratori della pressione automatici non contengono più mercurio, poiché funzionano in modo diverso. Fondamentalmente la misurazione avviene però secondo lo stesso principio.

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di Dott. med. Christoph Dehnert,

pubblicato in data 27.06.2018, modificato in data 01.09.2020

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