A tutti piace trascorrere un paio di belle giornate lontano da casa. Con i vaccini si possono facilmente prevenire brutte sorprese. Ecco quali sono le vaccinazioni raccomandate.
Dal marzo 2020 il Covid-19 ha forti ripercussioni sui viaggi. Le informazioni attuali sono disponibili qui:
Prima di partire per un viaggio all’estero è consigliabile effettuare un controllo del libretto delle vaccinazioni presso il medico di famiglia o il medico che somministra il vaccino, per accertarsi che i vaccini non siano già scaduti. Ecco le principali vaccinazioni consigliate prima di un viaggio:
Già nel corso dell’infanzia veniamo vaccinati contro queste due infezioni batteriche. In età adulta il richiamo di queste due vaccinazioni dovrebbe essere effettuato ogni 20 anni, mentre a partire dai 65 anni di età l’intervallo si riduce a 10 anni.
Questa malattia, trasmessa per via virale, è ampiamente diffusa nel sud dell’Europa e nei Paesi in via di sviluppo. Il virus si diffonde tramite l’acqua inquinata e gli alimenti contaminati. L’effetto protettivo del vaccino ha inizio dopo due settimane circa dall’inoculazione e ha un’efficacia di tre mesi. Integrando la prima vaccinazione con un richiamo dopo sei mesi, la protezione vaccinale può addirittura durare almeno dieci anni.
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Anche questa è una malattia virale molto diffusa nei Paesi in via di sviluppo, temuta soprattutto a causa della sua forma cronica con conseguente rischio che evolva in cirrosi epatica o perfino in tumore al fegato. Dopo tre vaccinazioni nell’arco di sei mesi, si possono dormire sonni tranquilli: la protezione vaccinale dura tutta la vita.
In Asia e in Africa il morbillo continua a essere una malattia largamente diffusa, ma anche da noi in Europa stiamo assistendo a un aumento dei casi di morbillo. Questa particolare malattia virale è tutt’altro che innocua. Dovrebbero farsi vaccinare le persone nate dopo il 1963 che ancora non hanno avuto il morbillo. Due vaccinazioni MPR a distanza di un mese l’una dall’altra hanno un’efficacia illimitata che dura tutta la vita contro morbillo, parotite e rosolia.
Si tratta di un tipo di malattia diffusa in tutto il mondo e trasmessa da mammiferi infetti - un classico esempio è il morso del cane. La rabbia è una malattia dalle conseguenze mortali se non si è vaccinati o non si attiva subito una profilassi con una serie di dosi vaccinali da somministrare dopo essere stati morsi.
Questa vaccinazione è consigliata a chi intende viaggiare nelle zone tropicali del Sudamerica o nei Paesi africani a sud del Sahara. In molti Stati il vaccino contro la febbre gialla è obbligatorio e al momento dell’ingresso nel Paese va presentato il timbro che attesta l’avvenuta vaccinazione. Il vaccino può essere somministrato solo presso gli ambulatori per le vaccinazioni e anch’esso ha un’efficacia protettiva che dura per tutta la vita. (Continua a leggere qui di seguito...)
In alcune regioni dell’Asia sud-orientale, del Sudamerica e dell’Africa risulta ancora diffuso il tifo - una grave malattia diarroica di origine batterica. La vaccinazione per via orale, con l’assunzione di tre capsule nell’arco di cinque giorni, non garantisce comunque una protezione sicura al 100%. Massima cautela quindi con frutta, acqua e cubetti di ghiaccio.
Importante:
In caso di viaggi in Paesi extra-europei, consultare un medico tre mesi prima della partenza per accertarsi di poter effettuare tutte le vaccinazioni e i check-up necessari.
Le raccomandazioni pubblicate su Internet a volte possono sembrare esagerate, tuttavia alcune destinazioni richiedono particolari precauzioni. Per determinati Paesi in Africa e in Asia ad esempio è previsto l’obbligo di una vaccinazione di richiamo contro la poliomielite.
È consigliabile pianificare l’iter vaccinale in anticipo, perché alcune vaccinazioni vanno ripetute.
Il medico di famiglia è un’importante risorsa anche per consigliare i dispositivi e i farmaci che dovrebbero far parte della farmacia di viaggio, tenendo conto delle località che si intendono visitare.
Una riflessione merita anche il fatto che nelle zone calde, a causa del cambiamento climatico e dell’aumentata mobilità, nascono e si diffondono malattie per le quali non abbiamo ancora scoperto i farmaci o i vaccini in grado di debellarle. È il caso ad esempio dei virus Zika e Chikungunya.