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Come combattere gli odori sgradevoli del corpo

L’odore di sudore e altri effluvi spiacevoli possono creare disagi agli interessati e a chi sta vicino a loro. Esistono tuttavia varie soluzioni per fronteggiare il problema.

Ci sono cose che fanno venire letteralmente la puzza sotto il naso quando si deve stare accanto ad altre persone: un odore sgradevole, talvolta addirittura insopportabile.

Quali sono le cause?

Scarsa igiene: se ci lava poco in zone ricche di ghiandole sudoripare (ascelle, parti intime, piedi).

Alimentazione: il consumo di alcune spezie, come ad esempio il curry, ma soprattutto aglio e anche cipolla, può tradursi in odori fisici sgradevoli.

Inoltre, alcuni gruppi di soggetti sono tendenzialmente più nel mirino rispetto ad altri. Nei giovani, spesso le ghiandole sudoripare risentono dell’azione degli ormoni durante la pubertà, afferma il Prof. Peter Häusermann, dirigente medico di dermatologia presso l’ospedale universitario di Basilea. Ma talvolta anche le donne devono affrontare questo problema durante il ciclo (con un fenomeno che ricorda addirittura l’odore di pesce). Si tratta comunque di variabili personali molto soggettive.

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Come combattere gli odori sgradevoli del corpo?

Un buon deodorante è il mezzo più comprovato per dissipare almeno per qualche tempo gli odori sgradevoli.

Esistono poi anche svariati rimedi casalinghi per contrastare il problema. Ecco alcuni prodotti utili:

  • limone: un rimedio spesso citato è il limone. È in grado di neutralizzare non solo l’odore sgradevole, ma anche di ridurre la sudorazione grazie alle sostanze in esso contenute. Ad esempio, si può utilizzare una metà del frutto come deodorante da strofinare direttamente sul cavo ascellare.
  • aceto di mele: l’acido dell’aceto di mele esercita un’azione analoga a quella del limone. Tuttavia può causare fastidio legato ad altre forme di cattivo odore.
  • radice di legno dolce: una radice di origini asiatiche utilizzata per vari scopi. Dal suo succo si ottiene la liquirizia, un prodotto buono da consumare e che fa anche bene alla salute. Questa radice svolge inoltre un’azione antibatterica.
  • succo di pomodoro: sull’efficacia di questo prodotto come arma segreta contro i cattivi odori i pareri sono contrastanti. Mentre alcuni sono pronti a confermarne l’effetto positivo, altri lo contestano. Per chi tuttavia desiderasse fare una prova, per un bagno completo basta versare un mezzo litro di succo nella vasca.
  • igiene personale: lavandosi regolarmente, si è sempre sulla buona strada. Attenzione però: lavaggi troppo frequenti danneggiano la barriera acida protettiva della pelle.
  • scarpe da ginnastica e abiti sudati e puzzolenti dovrebbero essere dapprima lavati con un apposito detergente igienizzante e, una volta asciutti, lasciati congelare per alcuni giorni nello scomparto freezer o nel congelatore all’interno di un apposito sacchetto richiudibile. La procedura deve essere ripetuta a intervalli regolari.
  • scegliere capi di abbigliamento ampi e non troppo aderenti, preferibilmente realizzati in materiali naturali come il cotone

Radere i peli delle ascelle può aiutare?

Se un collega in ufficio puzza

In questa situazione, spesso un consiglio è importante perché può darsi che l’interessato non sia consapevole del problema di cui è responsabile. La maggior parte delle persone non si accorge di emettere odori sgradevoli.

Assolutamente da evitare il commento pubblico ad alta voce nell’ambiente ufficio («Qui c’è qualcuno che puzza»), molto meglio invece optare per un confronto diretto fuori dal luogo di lavoro. Dopodiché occorre scegliere le parole in modo ponderato e cortese, poiché si tratta di un argomento molto intimo e spinoso. Una buona idea è mettersi sullo stesso piano, raccontando di un problema analogo vissuto in prima persona; e se malgrado tutto il messaggio non passa, occorre rivolgersi per necessità al superiore chiedendogli di prendere a cuore la cosa.

Se praticando sport si diffondono odore di sudore e altri olezzi poco gradevoli, ciò non è tuttavia direttamente riconducibile al sudore stesso: «Il sudore in sé è inodore.» Se si tratta di puzza vera e propria, considerato che il sudore è composto al 99 percento da acqua, la responsabilità è legata ad altre sostanze che rientrano nel rimanente 1 percento, come ad esempio proteine, amminoacidi o urea. Ma è solo nel momento in cui il sudore viene scomposto dai batteri che insorge il tipico odore sgradevole, spesso nell’area sotto le ascelle, e questo fenomeno dipende proprio dai peli, spiega il medico. Come contromisura è dunque altamente consigliabile la rasatura del cavo ascellare o, eventualmente, anche un trattamento locale con un antibiotico.

Gli odori sgradevoli del corpo non sono tuttavia solo una manifestazione fastidiosa, ma, in taluni casi, possono essere la spia d’allarme di alcune patologie. Il dermatologo Häusermann però preferisce essere cauto in proposito: ha unicamente riscontrato alcuni odori particolari in presenza di gravi disturbi a livello epatico o renale. (Continua a leggere qui di seguito...)

Informazioni interessanti sull'odore del corpo

Gli odori degli anziani sono diversi

In base ai risultati ottenuti da un team di ricercatori statunitensi, gli odori del corpo umano si sviluppano in modo diverso a seconda dell’età. Gli anziani presentano un odore relativamente tipico, dovuto a una miscela di secrezioni cutanee, attività batterica e sostanze di scarto degli organi. Le persone di età avanzata accusano infatti spesso disturbi a livello metabolico e di organi interni. Anche un’eventuale incontinenza contribuisce al problema, in quanto la pelle assume l’odore dell’urina.

Il modo in cui percepiamo gli odori tuttavia è influenzato anche dal nostro universo emozionale: l’odore di una persona da noi percepito come alterato può far sì che arriviamo improvvisamente a non sopportarne più la presenza perché i nostri sentimenti nei suoi confronti sono cambiati. Non è sempre detto che qualcuno abbia davvero cambiato il proprio odore, ma può essere frutto di una semplice impressione soggettiva.

di Markus Sutter,

pubblicato in data 08.08.2018, modificato in data 29.12.2020

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