Luce, sport e medicinali mitigano i sintomi di una depressione stagionale: cos’è e cosa può aiutare a combatterla.
Si parla di «disturbo affettivo stagionale» quando i sintomi depressivi si presentano ripetutamente in un determinato periodo dell’anno. Le persone che ne soffrono manifestano i sintomi soprattutto in autunno e in inverno, mentre in primavera e in estate stanno di nuovo bene.
Tipici sintomi sono l’umore depresso, la mancanza di interessi e di stimoli, l’assenza di piacere nello svolgere attività che prima davano gioia, il senso di affaticamento anche per piccoli sforzi. Questo quadro è spesso accompagnato da disturbi del sonno e vari problemi fisici. Se questa condizione permane per almeno 14 giorni, possiamo parlare di episodio depressivo.
Alcune persone reagiscono molto alla mancanza di luce, al freddo e/o al buio. Questi elementi da soli, però, non sono sufficienti a determinare un quadro depressivo. Devono concorrere più fattori, sia biologici che psico-sociali. Una certa predisposizione genetica può ad esempio influire, così come lo stress sul posto di lavoro, il sovraffaticamento o la perdita di una persona importante.
Luce, attività e sport, è questa la ricetta. Anche se a volte può risultare difficile, bisogna rimanere attivi e, durante il giorno, stare all’aria aperta. Anche se il cielo è grigio, qualche raggio UV riesce comunque a passare attraverso le nuvole o la nebbia. Bisognerebbe fare il pieno di energia alla luce del sole ogni qual volta sia possibile. Se di giorno si lavora, si può ad esempio approfittare della pausa pranzo per andare all’aperto. Oltre alle soluzioni non farmacologiche, anche i medicinali hanno la loro importanza. (Continuazione in basso...)
La cosiddetta fototerapia è efficace ed è riconosciuta dalle casse malati. È il trattamento di prima scelta in caso di depressione stagionale: dopo una settimana si notano già i primi benefici, che poi aumentano nelle settimane successive. Il 60-90 percento dei pazienti risponde bene nel giro di tre settimane. Nella fototerapia si utilizzano lampade che emettono una luce bianca molto chiara, con una percentuale di UV ridotta. L’intensità deve essere almeno di 2500 lux.
La mattina, subito dopo il risveglio, è bene concedersi 30-40 minuti di fototerapia a 10 000 lux per almeno due settimane. Bisogna posizionarsi a un massimo di 80 centimetri dalla lampada. L’importante è non coprire gli occhi e non mettere occhiali da sole. Se la lampada ha solo 2500 lux si raccomandano due ore al giorno.
La fototerapia non danneggia la vista. Tuttavia, in presenza di malattie degli occhi, è bene, per sicurezza, consultare l’oculista. Bisogna fare attenzione anche nel caso in cui si assumano farmaci, ad esempio antidepressivi. Alcuni medicinali, infatti, rendono la pelle più sensibile alla luce.
Nella maggior parte delle persone affette da questo disturbo, i sintomi depressivi tornano non appena termina la terapia. Chi risponde bene alla fototerapia può eseguirla per tutto l’inverno. La lampada si può utilizzare anche in ufficio, anche se bisogna essere preparati ai commenti dei colleghi.
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Nel breve termine la soluzione migliore è lo sport accompagnato da fototerapia o terapia farmacologica. Nel lungo termine, i benefici nella cura della depressione non sono del tutto chiari, ma lo sport è comunque raccomandato. Suggeriamo di praticare attività fisica seguiti da un allenatore esperto. Si raccomandano 45-60 minuti di attività di media intensità tre volte a settimana per un periodo di 10-14 settimane. È quindi importante non farsi vincere dalla pigrizia!
Il mix più efficace è una combinazione di regolare allenamento aerobico della resistenza (ad esempio correre o andare in bicicletta) e l’allenamento di potenza. Al riguardo i risultati degli studi non sono ancora del tutto chiari. L’importante è che un’attività piaccia e che sia guidata da un allenatore o coach. Anche attività da svolgere in autonomia, come le passeggiate, il Tai Chi o il Qigong possono alleviare i sintomi depressivi.
No. Passare il tempo sul divano non aiuta, peggiora soltanto la situazione. Anche se costa un po’ di fatica, è importante frequentare persone, partecipare a iniziative culturali, dedicarsi ad attività. Ma soprattutto, è bene non buttarsi giù!
No. Starsene sul divano a poltrire, non è la soluzione. Anzi, non fa altro che rendere più apatici. Anche se senti di dover fare uno sforzo immane, vai ad eventi sociali, partecipa ad attività culturali, attivati! E soprattutto, non lasciarti abbattere.