La fortuna può far ingrassare. Questo è il risultato di un sondaggio condotto tra persone che avevano vinto a una lotteria la licenza per una nuova automobile.
A gennaio 2011 nella capitale cinese Pechino è stata introdotta una lotteria. Solo i vincitori erano autorizzati a immatricolare un’auto.
Con questa iniziativa, le autorità puntavano a contrastare i numerosi ingorghi stradali. Secondo quanto stabilito, ogni anno 240 000 persone avrebbero ricevuto per sorteggio la targa per il proprio veicolo.
Per i ricercatori questa lotteria è stata un’occasione unica per mettere a confronto perdenti e vincitori.
Appena conclusa la lotteria, i vincitori si muovevano giornalmente quasi 16 minuti in più a piedi o in bicicletta rispetto a chi non era stato baciato dalla fortuna. Dopo due anni però la situazione è apparsa ribaltata, con i vincitori che si muovevano quattro minuti in meno al giorno rispetto a chi aveva perso, fino al picco di 24 minuti in meno dopo cinque anni.
Il peso medio delle due categorie è rimasto invariato per tutte le fasce d’età. Tuttavia, prendendo in esame solo gli ultra quarantenni le differenze erano evidenti.
A circa due anni e mezzo dalla vincita del permesso di circolazione, gli ultra quarantenni avevano messo su 3,2 kg in più e, dopo cinque anni, l’aumento ponderale era di ben 5,2 kg rispetto a chi aveva perso alla lotteria – ma aveva avuto maggior fortuna sul fronte della salute.
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Ancora più marcate poi risultavano le differenze ponderali negli ultra cinquantenni: dopo circa due anni e mezzo è stato osservato un aumento di 4,7 kg e addirittura di 10,3 kg dopo cinque anni rispetto a chi non aveva vinto alla lotteria. Questo è stato lo sconcertante risultato di un sondaggio condotto tra 180 vincitori e 757 perdenti alla lotteria, selezionati in modo casuale su un totale di 40 000 nuclei familiari intervistati.
La presunta motivazione dell’incremento ponderale? I vincitori con più di 50 anni si muovevano quotidianamente quasi 30 minuti in meno a piedi o in bicicletta rispetto al gruppo di confronto, con un conseguente calo del consumo calorico giornaliero nella misura di circa 140 kcal.
In teoria, anche altre ragioni potrebbero essere corresponsabili dell’aumento di peso. Ma 149 kcal in più al giorno, calcolate su un arco di cinque anni, corrispondono esattamente a 10,3 kg, sottolineano gli autori dello studio.
Tuttavia, gli automobilisti «rimpinguati» possono consolarsi con un’analisi elaborata negli USA: rinunciando all’auto e muovendosi a piedi, in bicicletta o con i mezzi di trasporto pubblici, nel giro di sei anni si può arrivare a perdere oltre 3 kg di peso.
Fonte: «The BMJ», «Environment International» (in inglese)