Per molte persone è difficile dire di no, per paura di deludere gli altri o apparire scortesi. Dicendo però sempre di sì, si rischia stress e pretese eccessive. Qui scopri perché è importante stabilire dei limiti chiari, come dire di no gentilmente e quali sono gli effetti positivi del diniego sulla tua vita e le tue relazioni.
Se dici sempre o quasi sempre di sì e non poni dei limiti, corri il rischio di sovraccaricarti e di farti sfruttare. Indipendentemente dall'età, è importante imparare a usare la nostra energia e il nostro tempo in modo responsabile, anche dicendo di no. Perché se dici costantemente di sì agli altri, a un certo punto non ti resterà più tempo o energia per tutte le cose importanti per te. In altre parole, imparare a dire di no è fondamentale per la propria salute fisica e mentale. Dire di no al momento giusto può proteggerti da pretese eccessive, stress e burnout.
Per molte persone è più facile dire di sì che dire di no. Sin da piccoli impariamo che spesso i «no» non piacciono, possono generare conflitti o addirittura essere puniti. Gran parte delle persone desidera essere apprezzata ed evitare il più possibile i conflitti. In un primo momento dire di sì conduce a feedback positivi, apprezzamento e stima. Chi dice spesso di sì è considerato in genere una persona gentile, altruista e disponibile.
Se invece diciamo di no, sovente temiamo di deludere gli altri o essere considerati scortesi, e a volte ci sentiamo pure in colpa. La verità però è che dire di no non ci rende cattive persone. Dimostra piuttosto che conosciamo e difendiamo i nostri limiti, e questo merita rispetto!
«No! Ma ti pare?!» - È ovvio che rispondere in questo modo può offendere o urtare chi ci sta di fronte. È fondamentale dirlo con gentilezza. Puoi ad esempio rispondere: «Grazie per aver pensato a me, ma purtroppo al momento non ce la faccio.» Oppure: «Mi piacerebbe aiutarti, ma purtroppo ho già altri impegni.» Formulando la risposta diplomaticamente ti attieni comunque alla verità, senza però ferire nessuno o compromettere l'amicizia. Spesso è di aiuto combinare emozioni e logica: «Grazie mille per l'invito, ma questa settimana ho davvero bisogno di una pausa.»
Come in tutte le cose della vita, con l'esercizio si impara. All'inizio può sembrare strano, ma con il tempo tutto diventa più facile. Un trucchetto utile: ricorda sempre che dicendo di no non solo proteggi la tua persona, ma aiuti anche gli altri a diventare più indipendenti. Spesso i sensi di colpa e l'insicurezza nascono solo nella nostra testa. La maggior parte delle persone capisce se ti comporti in modo onesto e ti poni dei limiti. E di certo non è la fine del mondo se dici di no! (Continuazione in basso...)
Dicendo sempre di sì, si corre il rischio di ritrovarsi oberati. Stress, sfinimento e sensazione di non avere mai tempo per sé sono conseguenze frequenti. Dire sempre di sì può anche generare rabbia e frustrazione, che spesso si manifestano con malumore o problemi di salute. Chi non dice mai di no rischia pure di farsi sfruttare. E questo non va bene in una relazione basata sul rispetto. Per la nostra salute mentale e la nostra autostima è quindi importante essere capaci di dire di no in maniera assertiva. Un no agli altri è spesso un sì a sé stessi e ai propri bisogni. E ciò va rispettato.
Può sembrare paradossale, ma un no gentile può addirittura consolidare la relazione. Se comunichi i tuoi limiti, dimostri onestà e autenticità. Dici chiaramente cosa sei in grado di fare, e questo infonde fiducia. Così amici e familiari sanno che possono contare su di te quando dici di sì, perché fai sul serio. Allo stesso tempo impari a capire gli altri quando sono loro a dire di no.
In ambito professionale è spesso molto difficile dire di no, perché di solito c'è un rapporto di dipendenza. Anche in questo caso però è importante saperlo dire. Mostra rispetto e parla educatamente: «Sembra un progetto interessante, ma al momento non posso occuparmene per via di altri impegni.» Oppure: «Mi piacerebbe molto, ma devo prima concludere l'altro progetto.» Questo dimostra professionalità e responsabilità. Nessuno vuole che lavori male perché hai troppo da fare. I tuoi superiori apprezzeranno la tua capacità di stabilire priorità chiare.
Se lo ritieni opportuno, puoi anche proporre un'alternativa per un secondo momento: «Non posso accettare adesso, ma potrei magari darti una mano in un altro progetto.» Così facendo ti mantieni disponibile, ma poni limiti chiari. Trovi altri consigli per porre dei limiti sul lavoro qui.