Il sovrappeso nei primi vent’anni di vita riveste un ruolo fondamentale.
Già durante l’infanzia potrebbe essere identificata la possibilità di sviluppare il diabete da adulti, secondo uno studio condotto su oltre 62 000 uomini in Danimarca. Durante gli anni di scuola, i soggetti sono stati visitati dal medico scolastico a cadenza annuale.
La probabilità di sviluppare il diabete di tipo 2 da adulti era strettamente connessa al peso rilevato durante l’infanzia: più a lungo persisteva lo stato di sovrappeso, maggiore era il rischio di sviluppare il diabete in seguito. I due aspetti andavano dunque di pari passo.
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Tra i soggetti in sovrappeso all’età di 7 anni ma che sono riusciti ad eliminare i chili di troppo entro i 13, dopo il trentesimo anno non è stata osservata una maggiore incidenza del diabete rispetto a chi invece era sempre stato in forma.
Per chi invece a 13 anni era ancora in sovrappeso e riusciva a dimagrire solo in seguito, il rischio di sviluppare il diabete era quasi raddoppiato. Nel caso degli uomini in sovrappeso dalla pubertà fino ai primi anni dell’età adulta, l’incidenza osservata è stata quattro volte maggiore.
L’insorgenza del diabete di tipo 2 è favorita in misura determinante dal sovrappeso. A seguito di questa condizione, il corpo ha una reazione solo insufficiente all’insulina, l’ormone che regola il livello di glicemia.
In base allo studio condotto, il sovrappeso durante la pubertà rappresenta un fattore particolarmente importante per l’insorgenza del diabete di tipo 2 in età adulta. Ma è possibile porvi rimedio.
Fonte: «New England Journal of Medicine»