Quanto un individuo risente di un evento traumatico varia da persona a persona. La resistenza psichica si chiama resilienza e può essere allenata.
Gli psicologi partono dal presupposto che vi siano delle differenze nella capacità degli individui di resistere, a livello psichico, alle esperienze difficili: ci sono persone che resistono meglio di altre alle situazioni pesanti.
Non è diverso per il corpo: una persona può avere «una schiena sana» o «il cuore forte», mentre altre soffrono per tutta la vita di problemi a un organo o a una parte del corpo. Non si tratta però di una condanna ineluttabile. Una «schiena problematica», ad esempio, può essere rafforzata con il movimento e un allenamento mirato.
Lo stesso vale per la psiche: anch’essa è modificabile. In questo caso sono innanzitutto i conflitti emotivi a provocare sofferenza. Le emozioni sono reazioni fisiche involontarie. Senza che ne siamo consapevoli, il nostro cervello valuta costantemente l’ambiente circostante. Questa valutazione va al sistema limbico del cervello e attiva quella reazione fisica che chiamiamo emozione. Quando queste reazioni fisiche emotive vengono percepite consapevolmente, sono riconosciute come sentimenti.
La percezione consapevole dei sentimenti aiuta a capirli e gestirli meglio. Le persone che non sanno cosa provano, non sanno nemmeno cosa vogliono.
Se siamo in grado di percepire, tollerare, pensare e trasmettere in modo sano i nostri sentimenti, aumenta anche la nostra resistenza psichica. Proprio come nel caso dell’allenamento di potenza per la schiena, possiamo rafforzare la psiche. Corpo e psiche non sono mai separati. Tutto quello che facciamo per avere un corpo sano si riflette positivamente anche sulla capacità di percepire e gestire i sentimenti.
A seconda di come si manifestano i problemi psichici, sono necessari dei «provvedimenti» psicologici per rafforzare la resistenza psichica. Perché è importante saper gestire le frustrazioni a breve termine e saperle trasformare in decisioni intenzionali e motivazione interiore.
Nell’ottica di un «allenamento di potenza dei sentimenti», per ridurre la sofferenza psichica può valere la pena farsi aiutare da un coach psicologico o da uno psicoterapeuta.