Fare jogging regolarmente, camminare di più: sappiamo già cosa ci farebbe bene. Perché non lo facciamo? La soluzione può essere il self-nudging. La coach di salute Angela Metzger ci svela come cambiare i nostri comportamenti.
Perché ciò che è poco sano e poco intelligente ci risulta più abbordabile. La scala mobile del centro commerciale è più facile da trovare rispetto alle scale, il divano più invitante delle scarpe da jogging. Poiché gli esseri umani sono progettati per essere parsimoniosi con le risorse, spesso optiamo inconsciamente per un'opzione che richiede meno energia e meno esercizio fisico. Una volta che questi processi sono diventati radicati, è difficile cambiarli: ci vuole tempo. 66 giorni per un cambiamento di abitudini è buon valore di riferimento.
I nudges (spintarelle in inglese) ci aiutano a raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati. È importante capire che il nostro ambiente influenza le nostre decisioni. Per esempio, il contenuto del nostro frigorifero. Nel self-nudging, modifichiamo il nostro ambiente in modo che le decisioni che vogliamo prendere cdi risultino più facili. Metti dei promemoria e dei suggerimenti: se vuoi seguire una dieta più equilibrata, appendi l'immagine di una mela sul frigorifero. Se invece vuoi fare jogging più regolarmente, posiziona le scarpe da ginnastica proprio accanto alla porta d'ingresso. Ci si dà delle spintarelle per aiutarsi ad andare avanti e a consolidare i cambiamenti che si desidera fare.
In primo luogo, si definisce un obiettivo sotto forma di una nuova identificazione, non tramite una nuova attività. Ad esempio, chi si dice «sono una persona sportiva» ha molte più probabilità di realizzare qualcosa rispetto a chi pensa «farò più esercizio fisico».
Il passo successivo è analizzare la vita quotidiana e verificare le opportunità e gli ostacoli. Un ostacolo è rappresentato dal fatto che la palestra è così lontana che di solito non si ha voglia di andarci. Bisogna essere onesti con sé stessi. Una possibilità, invece, è una mezz'ora libera al mattino in cui si può fare yoga. Quindi: scopri cosa ti piace fare e cosa non ti piace fare. Ad esempio, se non ti piace l'allenamento di gruppo, è meglio fare da soli. Tutto questo deve essere pianificato, e in termini concreti.
All'inizio si pianificano e si compiono piccoli passi. Prenota una lezione di pilates, prendi un appuntamento per fare jogging, programma una sessione di palestra e metti tutto in agenda, anche gli esercizi a casa. Inizialmente con piccole unità di dieci o venti minuti. In questo caso è un vantaggio conoscere bene il proprio corpo: alcune persone trovano lo sforzo fisico più facile al mattino, altre al pomeriggio.
Questo accade di solito quando la ricompensa è lontana: un fisico più tonico, meno chili, meno stanchezza o un atteggiamento più leggero nei confronti della vita, per esempio. È quindi opportuno fermarsi di tanto in tanto, contemplare e riconoscere ciò che si è già raggiunto. Altrettanto importante: osservarsi con onestà e umorismo.
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Modella l'ambiente che ti circonda in modo che sia più facile scegliere il comportamento che si avvicina al tuo obiettivo. Suggerimenti per aver successo: