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A cosa devo prestare attenzione quando faccio i regali?

Idealmente, fare regali porta gioia, ma a volte è anche una fonte di stress. Perché succede, cosa rende un regalo perfetto e cosa significa altruismo.

Bernd Stauss, perché facciamo i regali?

Facciamo regali per creare nuove relazioni e, soprattutto, per mantenere e rafforzare quelle già esistenti. Si applica il principio della reciprocità: diamo e riceviamo in cambio.

Questa reciprocità deve essere bilanciata?

Non sempre, ma nella maggior parte dei casi sì. Il dono che faccio deve essere proporzionato in valore reale o simbolico al dono che ho ricevuto. Non deve essere né troppo piccolo né troppo grande.

Un regalo può essere davvero troppo grande?

Sì, è possibile. Supponiamo, ad esempio, che una donna ricca faccia un regalo molto costoso al fratello, che non è altrettanto benestante. Se vuole solo renderlo felice, allora va bene. Ma se il suo intento è dimostrare per l'ennesima volta di essere finanziariamente superiore a lui, il tutto degenera in un atto umiliante.

Ma si dice che donare renda felici...

Questo vale in molti casi. Il dono è fortemente associato a emozioni positive come l'affetto, la gioia, la soddisfazione e il divertimento. Ad alcune persone piace molto mettersi nei panni degli altri. Sono felici se l'altra persona è contenta e se quest'ultima mostra entusiasmo e apprezzamento quando scarta il regalo, si rafforza il sentimento positivo della persona che fa il regalo.

Se è così, perché alcune persone vedono i regali come una cosa negativa?

Come detto, l'intento dei regali è quello di donare gioia, ma si sa che non sempre si riesce. Questo crea stress. E ci sono persone a cui è davvero difficile fare regali. Per esempio, dicono di avere già tutto, oppure non hanno interessi a cui potersi appigliare: non leggono, non ascoltano musica, non fanno sport e non hanno hobby. È qui che le cose si fanno difficili.

Cosa si legge in un regalo?

Tra le altre cose, quanto è premurosa o generosa la persona che fa il regalo. Tuttavia, i regali contengono anche un messaggio sul ruolo che il donatore assegna al destinatario o sulla natura del loro rapporto. Per esempio, se qualcuno mi regala un libro sull'alimentazione sana o sullo stile di vita sostenibile, so che quella persona vuole insegnarmi qualcosa.

Non è così facile, l'intera faccenda. È più semplice ricevere un regalo piuttosto che farlo, vero?

Non necessariamente, perché anche chi riceve un regalo ha degli obblighi. Quando si scarta un regalo, bisogna mostrarsi sorpresi, interessati, curiosi e attenti. Onorare un dono in modo appropriato è un lavoro emotivo e può anche essere complicato.

In che senso?

Ad esempio, non si deve lasciar trasparire se si resta delusi dal regalo. Perché la delusione di chi riceve diventa anche la delusione di chi ha donato. E poi si rovina l'atmosfera.

In occasione di inviti o compleanni, sempre più spesso si dice alle persone di non portare nulla. Ma un ospite in questo caso cosa dovrebbe fare?

Penso che in realtà anche i padroni di casa che dicono di non volere nulla ci resterebbero un po' male se davvero non ricevessero nulla. Frasi del genere mettono in difficoltà gli ospiti. Da un lato, questi ultimi devono capire quanto sia veritiera questa affermazione del padrone di casa e, dall'altro, se gli altri ospiti davvero non porteranno niente. Dopotutto, essere l'unica persona senza regalo sarebbe piuttosto imbarazzante per la maggior parte delle persone.

I padroni di casa possono quindi evitare di pronunciare una richiesta del genere?

Sì, possono davvero risparmiarsi questa frase. È naturale che gli ospiti vogliano esprimere con un gesto la propria gratitudine per la generosità del padrone di casa. (Continuazione in basso...)

Qual è il punto più importante nella scelta di un regalo?

Suggerimenti per regali di successo
  • Il regalo deve piacere innanzitutto a chi lo riceve, non a chi lo fa.
  • L'ideale è che il regalo soddisfi un desiderio del destinatario e lo sorprenda in modo piacevole.
  • Il regalo deve dimostrare che la persona che lo fa si è impegnata.
  • Evitare regali che creino un obbligo per il destinatario, ad esempio un quadro che deve essere appeso in casa.
  • I regali che sono consumabili, come cibi speciali, tè pregiati o bei vini, sono di solito molto graditi.
  • I regali fatti in casa, come marmellate o biscotti, danno un tocco personale.
  • I regali in denaro sono ideali per i più giovani; i buoni si addicono a persone che non si conoscono bene o che hanno già tutto.  
  • Se si conosce meglio la persona a cui si sta facendo il regalo, un buono regalo è un ottimo modo per regalarle una bella esperienza, come un massaggio o un ingresso nell'hammam o in sauna.

Il regalo deve piacere a chi lo riceve più che a chi lo fa. L'obiettivo non deve essere quello di fare bella figura, ma di dare gioia a chi lo riceve.

Ci sono delle caratteristiche che rendono perfetto un regalo?

Sì, in primo luogo il fatto di soddisfare i desideri specifici di chi lo riceve, in secondo luogo il fatto di sorprendere in modo positivo e in terzo luogo di dimostrare che è stato scelto con cura e impegno. Se tutti e tre i punti sono soddisfatti, il regalo è un successo!

In cosa si differenziano le donazioni dai regali?

Le donazioni sono di natura volontaria e senza obbligo di contraccambio e vengono fatte a un'istituzione, non a persone che conosciamo personalmente. Si tratta principalmente dello scopo altruistico di fare qualcosa di buono e significativo, non riguarda un rapporto personale.

L'altruismo si manifesta solo nelle donazioni?

No, si può essere altruisti anche facendo un regalo, quando non ci si aspetta niente in cambio. Questo accade spesso nelle relazioni sentimentali e in alcune relazioni familiari, ad esempio quando i nonni fanno ai nipoti regali molto più grandi rispetto a quello che ricevono a loro volta o quando i genitori fingono che i regali per i figli vengano da Babbo Natale o da Gesù Bambino e non da loro. Questi sono regali fatti con un intento altruista.

La generosità è legata a determinati fattori?

Molti fattori possono giocare un ruolo in questo senso, ad esempio l'età e il sesso. In particolare, gli anziani sono spesso più generosi dei giovani, se la loro situazione finanziaria lo consente. Le donne sono generalmente più generose degli uomini. Tuttavia, i tratti della personalità sono determinanti, soprattutto il grado di empatia, sensibilità e interesse per le relazioni personali.

In molte famiglie il dono è comunque un compito femminile, non è vero?

Sì, e non è solo per abitudine, ma anche perché le donne sono più interessate alle relazioni e a mantenerle.

Per concludere, ci dica qual è stato il miglior regalo che ha ricevuto.

Molti anni fa, mia moglie mi regalò una copertina di stoffa per un album fotografico, sulla quale erano ricamate le iniziali del nostro primo figlio, e nell'album c'erano foto del bambino. Mia moglie ha imparato a ricamare appositamente per questo. È stato un regalo perfetto, che conservo ancora oggi!

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di Nadia Fernández,

pubblicato in data 29.11.2023, modificato in data 16.10.2024


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