L’offerta delle cosiddette bevande vitaminizzate e funzionali cresce di continuo. Ma di cosa si tratta davvero? Quali sono le proprietà e la composizione di queste bevande? iMpuls fa chiarezza.
Bere acqua fa bene alla salute. E soprattutto quando fa caldo, è importante bere molto. Il quantitativo ideale da assumere varia in base a parametri soggettivi, alla temperatura ambientale e allo sforzo fisico. In ogni caso, si dovrebbero bere da 1,5 a 2 litri al giorno. Ma non tutti apprezzano l’acqua nella sua semplicità: spesso la si preferisce un po’ più aromatizzata.
I soft drink e i succhi di frutta sono molto apprezzati: rinfrescanti, disponibili in diverse varianti di gusto e più accattivanti dell’acqua semplice. Tuttavia, essi contengono un elevato tenore di zuccheri e dunque anche molte calorie. Non li si può quindi utilizzare come dissetanti abituali.
Esistono però delle alternative, ad esempio le acque vitaminizzate e funzionali. Ma cosa si cela davvero dietro questa denominazione e quali sono le loro effettive proprietà?
Le cosiddette acque vitaminizzate o funzionali non sono altro che bevande pronte costituite perlopiù da acqua, a cui però vengono aggiunte vitamine e, spesso, anche sostanze minerali.
Queste bevande trasparenti dalla colorazione molto tenue sono dunque in genere ipocaloriche (circa 17 kcal per 100 ml) e con appena 4 grammi di zucchero per 100 ml, ovvero indicativamente la metà rispetto ai succhi e ai soft drink tradizionali. Spesso sono anche vegane e prive di anidride carbonica. Come si evince già dal nome, le bevande vengono pubblicizzate facendo leva su concetti che ne richiamano le proprietà benefiche, rilassanti o dietetiche, descrivendole come fresche, attive, vitalizzanti, rinvigorenti, salutari, armoniche, equilibrate o energizzanti.
L’ingrediente principale di queste bevande è l’acqua; a essa vengono poi addizionate vitamine e spesso anche sostanze minerali, esaltatori del gusto, edulcoranti, coloranti, agenti acidificanti e altri additivi.
Spesso le bevande vengono addizionate di numerose vitamine e sostanze minerali, quali, per esempio, vitamina C, E, D3 o vitamine del ceppo B e, nel caso dei minerali, perlopiù magnesio, zinco, selenio e manganese. Le vitamine e le sostanze minerali sono in genere aggiunte nei quantitativi ammessi a norma di legge per la descrizione di tipologia, tenore e azione degli ingredienti presenti da parte del produttore. Non vi è però una necessità generica e universalmente comprovata di un apporto supplementare di tali sostanze. Se si sospetta una carenza di vitamine o minerali, è consigliabile rivolgersi al proprio medico per ricevere una consulenza mirata e specifica in base alle effettive esigenze personali.
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Es gibt viele verschiedene Geschmacksrichtungen unter den vitaminreichen Getränken: Zitrusfrüchte, Birne, Apfel, Rhabarber, Erdbeer - aber auch exotischere Sorten wie Drachenfrucht und Kaktus. Auch eine Kombination der Geschmäcker ist weit verbreitet. Einigen Vitamin- und Wellness-Getränken ist eine kleine Menge Fruchtsaftkonzentrat oder -extrakt zugesetzt. Für den Hauptanteil beim Geschmack sorgen aber die verschiedenen zugesetzten Aromen.
Per conferire il sapore dolce a queste bevande si ricorre perlopiù a zucchero o a fruttosio, ma anche a dolcificanti. Il fruttosio non è più sano rispetto allo zucchero tradizionale perché può essere assimilato solo da pochi organi, principalmente dal fegato, con conseguente possibile ingrossamento. Un cosiddetto fegato grasso può a sua volta accentuare l’insulino-resistenza.
Nella dieta quotidiana questo zucchero non deve dunque essere presente in quantità eccessiva. Esso può, per esempio, essere contenuto nei dolciumi, nel gelato o nei piatti pronti, oltre che nella frutta. Tuttavia, poiché quest’ultima è anche ricca di vitamine naturali, sostanze minerali, fibre e delle cosiddette sostanze vegetali secondarie, va comunque sempre consumata. Se ne raccomandano due porzioni al giorno.
La maggior parte delle acque vitaminizzate e funzionali è leggermente colorata. Dando uno sguardo alla lista degli ingredienti, il segreto è presto svelato: non mancano infatti diversi coloranti aggiunti o alimenti in grado di rilasciare colore quali, per esempio, patate dolci, mela, rafano e ciliegia.
Spesso le acque vitaminizzate e funzionali vengono addizionati di ulteriori ingredienti, come per esempio gli agenti acidificanti, che possono risultare nocivi per i denti. Su questo fronte, tuttavia, solo l’acqua è in grado di non danneggiare i denti, poiché acidi e acidificanti sono presenti anche nei soft drink e nei succhi di frutta. Possono poi essere utilizzati ulteriori additivi quali stabilizzatori o conservanti. Spesso queste bevande contengono più additivi di quanto non si creda.
No. Nella maggior parte della popolazione non sussiste il fabbisogno di un ulteriore apporto di vitamine e sostanze minerali. Le acque vitaminizzate e funzionali non sostituiscono comunque un’alimentazione sana e, anche se assunte, occorre sempre seguire una dieta varia e ricca attenendosi alla piramide alimentare di riferimento.
L’acqua in purezza resta sempre il dissetante da preferire. Se però si desidera arricchire e diversificare la propria scelta, è possibile ricorrere alle acque vitaminizzate e funzionali. Sono inoltre in grado di rinfrescare in modo particolare nella stagione calda, ma non devono costituire l’unico ed esclusivo apporto di fluidi.
L’infused water fatta in casa costituisce l’opzione più naturale e salutare per conferire una nota di gusto all’acqua. È sufficiente triturare varie erbe aromatiche, verdure o frutti e aggiungerli all’acqua; già questo semplice gesto basterà a renderla più stuzzicante, colorata e fresca, invogliando automaticamente a consumarne di più. Anche una tisana non zuccherata è indicata per assumere più fluidi. Nelle giornate calde, può essere preparata anche il giorno precedente, lasciata raffreddare e poi conservata in frigorifero. E il gioco è fatto!