Gli imballaggi dei prodotti alimentari riportano numerose informazioni, sigle e altri dati. Ecco quali sono e a cosa servono.
Le confezioni dei prodotti alimentari riportano numerose informazioni che consentono di valutarne l’impatto sulla salute. Ci vuole però una certa pratica e soprattutto molto tempo per fare un’analisi approfondita di un prodotto. Qui ti mostriamo come trovare rapidamente le informazioni più importanti sugli alimenti.
L’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria stabilisce per legge quali informazioni devono essere dichiarate obbligatoriamente. In questo articolo iMpuls troverai una descrizione dettagliata delle cinque informazioni più importanti riportate sulle confezioni. Innanzitutto gli elementi obbligatori, come l’elenco degli ingredienti e la tabella dei valori nutrizionali e le informazioni nutrizionali facoltative indicate per porzione e il Nutri-Score.
Sul retro della confezione è riportato l’elenco degli ingredienti. In base alla composizione il consumatore capisce quali ingredienti sono contenuti nel prodotto. Anche l’obbligo di indicare gli allergeni è stabilito per legge. Un’ulteriore sicurezza è data dal sigillo di qualità aha! che è impresso sui prodotti destinati alle persone allergiche o con intolleranze. Spesso si trovano anche altre diciture come «un consumo eccessivo può avere effetti lassativi». Queste informazioni facoltative hanno lo scopo di tutelare il consumatore.
La dichiarazione del valore nutritivo è riportata anche sul retro della confezione e fornisce informazioni preziose in merito alle sostanze nutritive e al contenuto energetico del prodotto. Affinché il consumatore possa valutare più rapidamente possibile l’impatto sulla salute del prodotto, sono state previste nuove indicazioni, quali le informazioni sui valori nutrizionali per porzione, il semaforo che informa sul valore nutrizionale o il Nutri-Score. Spesso queste indicazioni sono messe in evidenza sulla parte anteriore della confezione.
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L’elenco degli ingredienti o, più comunemente, la composizione del prodotto fornisce informazioni sugli ingredienti che vi sono contenuti.
Le informazioni per le persone allergiche sono estremamente importanti. I seguenti ingredienti devono essere dichiarati secondo quanto previsto dalla legislazione sulle derrate alimentari: cereali contenenti glutine, latte e derivati (incluso il lattosio), uova, pesce, crostacei e molluschi, fagioli di soia, lupini, frutta a guscio, arachidi, semi di sesamo, sedano, senape e solfiti. La dichiarazione è obbligatoria anche se gli ingredienti hanno subito una trasformazione (ad es. da soia in tofu, da grano in farina o da latte in yogurt).
L’elenco degli ingredienti aiuta il consumatore a capire in quale quantità gli ingredienti sono presenti nel prodotto. La percentuale aumenta man mano che ci si avvicina all’inizio dell’elenco. Devono essere inoltre evidenziati chiaramente gli allergeni, ovvero quegli ingredienti, individuati da un’apposita norma, che possono causare reazioni indesiderate. Generalmente sono indicati in grassetto.
Se l’ingrediente è raffigurato sulla confezione o compare nel nome del prodotto (ad es. yogurt alla fragola) l’elenco degli ingredienti deve indicare anche in quale percentuale è presente.
Lo zucchero costituisce un’eccezione perché non viene sempre indicato come tale nell’elenco degli ingredienti, ma può comparirvi con diversi nomi. Tra gli ingredienti ad alto contenuto di zuccheri vi sono inoltre: il glucosio, il fruttosio, lo sciroppo di glucosio-fruttosio, il destrosio, l’estratto di malto, il miele, lo sciroppo d’agave o il concentrato di succo di frutta.
L’elenco degli ingredienti indica anche quali additivi sono presenti nel prodotto. Questi possono essere indicati con il «numero E» o con la loro denominazione. A seconda della funzione che svolgono nell’alimento devono essere suddivisi in classi funzionali (ad es. «emulsionante: E 322» o «emulsionante: lecitina»). I numeri E sono codici definiti dall’UE che corrispondono ai singoli additivi.
L’elenco degli ingredienti è un’importante fonte di informazioni sui componenti dei prodotti alimentari. La dichiarazione completa degli ingredienti è obbligatoria e dà sicurezza al consumatore. Vi sono tuttavia delle eccezioni. I seguenti elementi sono ad esempio esclusi dall’obbligo dell’elenco degli ingredienti:
Gli elenchi degli ingredienti possono contenere termini generici, come spezie o brodo, per designare ingredienti che sono a loro volta composti da altri ingredienti non specificati singolarmente. A tale proposito è importante sottolineare che gli allergeni devono essere sempre indicati espressamente. Ad esempio deve essere indicato con chiarezza se un brodo contiene sedano.
L’elenco degli ingredienti facilita il confronto fra i diversi alimenti. La composizione indica chiaramente al consumatore quali ingredienti sono presenti in quantità maggiore e quali in quantità minore. In genere l’elenco non indica la percentuale degli ingredienti. Chi soffre di allergie alimentari vi trova invece informazioni importanti. La lettura della composizione richiede pratica e alcune conoscenze che consentano di comprendere correttamente tutti gli ingredienti. Ad esempio è utile sapere che dietro al termine «destrosio» in realtà si cela lo zucchero.
La dichiarazione del valore nutritivo fornisce informazioni sulle quantità di nutrienti contenuti nel prodotto. In Svizzera sono fondamentalmente obbligatorie, ma con alcune eccezioni che riguardano alimenti come il tè, la gomma da masticare e gli alimenti sfusi.
I dati relativi alle sostanze nutritive indicati sulla confezione degli alimenti o delle bevande devono riferirsi a 100 g o ml di prodotto. La dichiarazione nutrizionale indica il contenuto di energia, carboidrati, zuccheri, proteine, grassi saturi e sale dell’alimento. Alcuni produttori specificano anche il contenuto di fibre. A seconda del prodotto è riportato anche il contenuto di vitamine, minerali ecc.
L’indicazione «di cui zuccheri» non si riferisce solamente allo zucchero cristallizzato aggiunto, ma a tutti i tipi di zucchero contenuti o aggiunti, tra cui anche il lattosio, il fruttosio, il glucosio e il maltosio. Quattro grammi di zucchero corrispondono a circa una zolletta. Se una bevanda dolce contiene un grammo di zucchero ogni 100 ml, bevendo un bicchiere da 2 dl si ingeriscono circa cinque zollette di zucchero.
La dichiarazione del valore nutritivo fornisce al consumatore utili indicazioni sui nutrienti presenti nei prodotti. Poiché i valori sono espressi su 100 g o ml si possono facilmente confrontare i diversi prodotti, ad esempio per scegliere quello che contiene più proteine o meno sale.
La caratterizzazione del valore nutritivo è utile. Letta assieme all’elenco degli ingredienti permette di interpretare correttamente la dichiarazione del valore nutritivo. Ad esempio, se l’etichetta di uno yogurt riporta «di cui zuccheri 4,8 g», ma l’elenco degli ingredienti indica solo il latte, se ne può dedurre che il prodotto contiene naturalmente il lattosio ma è privo di zucchero cristallizzato.
Le indicazioni nutrizionali espresse per porzione sono facoltative. È il produttore stesso a quantificare le porzioni. Non sempre le confezioni riportano queste indicazioni, che spesso sono disponibili online.
Le indicazioni nutrizionali per porzione integrano quelle per 100 g. Forniscono informazioni sull’energia (espresse in kJ e kcal), i grassi, gli acidi grassi saturi, i carboidrati, gli zuccheri, le fibre, le proteine e il sale contenuti in ciascuna porzione del prodotto. La confezione indica inoltre il numero di porzioni contenute. Viene indicata anche la percentuale sul valore indicativo della dose giornaliera raccomandata per una persona adulta.
L’indicazione dei valori nutrizionali di una porzione può essere utile, ma le dimensioni della porzione sono definite dal produttore e spesso sono inferiori alla quantità effettivamente consumata. Le percentuali informano il consumatore sul contributo fornito da una porzione di prodotto alla copertura del fabbisogno giornaliero. Vengono utilizzati valori indicativi per la dose giornaliera raccomandata, le cosiddette «assunzioni di riferimento», che vengono calcolate sulla base di un regime alimentare di 2000 chilocalorie, corrispondente al fabbisogno di un adulto medio. Ovviamente il fabbisogno energetico giornaliero può essere inferiore o superiore in funzione dell’età, del sesso e dell’attività fisica.
Questi dati possono facilitare la scelta dei prodotti orientandola verso una dieta più equilibrata, ma solo se si considerano le dimensioni effettive della porzione consumata. Inoltre il fabbisogno medio utilizzato come riferimento non è sempre valido per tutti.
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Il Nutri-Score è un sistema cromatico semplificato che identifica la qualità nutrizionale degli alimenti ed è riportato sul davanti della confezione. Considera diverse caratteristiche nutrizionali ed esprime i risultati delle valutazioni effettuate attraverso un colore. Il Nutri-Score considera un numero maggiore di caratteristiche nutrizionali rispetto al sistema a semaforo, ma le condensa in una valutazione. Questa indicazione è facoltativa.
Il sistema Nutri-Score si basa su una scala colorata a cinque livelli, dal verde al rosso, e sulle lettere dalla A alla E. Il verde A indica la qualità nutrizionale massima, mentre il rosso E quella minima.
La qualità nutrizionale viene calcolata in base a una formula comprovata scientificamente che valuta gli aspetti favorevoli (si veda più avanti) in rapporto a quelli meno favorevoli. Dal calcolo si ricava un punteggio che corrisponde a un colore e una lettera. I calcoli vengono effettuati sempre su 100 grammi o millilitri di prodotto. Tra le sostanze che favoriscono la salute figurano la frutta, la verdura, i legumi, le noci, alcuni tipi di olio (come l’olio di colza, di noce e di oliva), le fibre alimentari e le proteine. Tra i componenti meno favorevoli figurano l’energia (calorie), gli acidi grassi saturi, gli zuccheri e il sale.
Il Nutri-Score dà una visione immediata della qualità nutrizionale di un prodotto. Consente di confrontare la qualità nutrizionale di alimenti simili. Uno yogurt con una B verde, ad esempio, è da preferire a uno yogurt con una D arancione. Non è invece utile a confrontare prodotti di categorie diverse, ad es. lo yogurt e la pizza.
Il Nutri-Score può fornire indicazioni orientative ma non dà suggerimenti sull’alimentazione. Inoltre non sostituisce le indicazioni finora riportate sui prodotti. Continuano a essere validi i consigli per un’alimentazione sana basati sulla piramide alimentare. Inserire nella propria dieta solamente prodotti con un Nutri-Score verde non significa alimentarsi in modo equilibrato. Inoltre è importante che i consumatori non rinuncino completamente ai prodotti che presentano un Nutri-Score rosso, ma piuttosto che ne facciano consapevolmente un consumo moderato.
Il diritto sulle derrate alimentari della Svizzera è relativamente severo riguardo alle dichiarazioni in materia di salute. In linea di massima è vietato attribuire agli alimenti funzioni di prevenzione o cura delle malattie. È consentito unicamente fare affermazioni sull’effetto e la funzione delle vitamine, dei minerali e di altre sostanze. Le affermazioni e le dichiarazioni che possono essere rese in merito alle singole sostanze sono definite per legge. Per poter fare qualsiasi affermazione è necessario che siano rispettate quantità minime specifiche.
È consentito evidenziare particolari caratteristiche nutrizionali sulla confezione del prodotto. La legge stabilisce quali affermazioni sono consentite. Se un prodotto viene presentato come «senza zuccheri aggiunti» è vietato aggiungervi qualsiasi tipo di zucchero e dolcificante. L’indicazione «contiene naturalmente zuccheri» può essere utilizzata solo per segnalare che il prodotto contiene zuccheri naturali, ad es. lattosio, fruttosio, ecc. È consentito dolcificare i prodotti artificialmente.
Se un alimento viene presentato come un prodotto «a ridotto contenuto calorico» deve contenere almeno il 30 percento di calorie in meno di un normale prodotto analogo. Se su un prodotto è riportata la dicitura «fonte di proteine», la quantità di proteine deve essere pari ad almeno il 12 percento del valore energetico complessivo dell’alimento. Per essere definito «ricco di proteine», un prodotto deve avere un contenuto di proteine minimo pari al 20 percento del suo valore energetico.