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Comprendere l’obesità: cause, conseguenze e approcci terapeutici

A partire da un indice di massa corporea (Body Mass Index, BMI) di 30 non si parla più di sovrappeso, bensì di obesità. Le cause sono complesse e molteplici. Ma come trattare l’obesità, o addirittura prevenirla, per ridurre il rischio di malattie secondarie come l’ipertensione? Ecco una panoramica.

Che cos’è l’obesità?

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce l’obesità come una malattia cronica complessa caratterizzata da un accumulo eccessivo di grasso che può pregiudicare la salute.
 

Che differenza c’è tra sovrappeso e obesità?

Per distinguere tra sovrappeso e obesità si fa riferimento al BMI:

  • BMI tra 25 e 29,9: sovrappeso / preobesità
  • BMI a partire da 30: obesità

L’obesità viene poi suddivisa in tre diversi gradi:

  • BMI tra 30 e 34,9: obesità di grado 1
  • BMI tra 35 e 39,9: obesità di grado 2
  • BMI superiore a 40: obesità di grado 3 / obesità permagna

L’obesità in cifre

Secondo l’indagine sulla salute in Svizzera 2022 dell’Ufficio federale di statistica il 31% della popolazione svizzera è in sovrappeso e il 12% è affetto da obesità. 30 anni fa questi valori si attestavano rispettivamente al 25% e al 5%. Tra gli uomini, la percentuale di soggetti in sovrappeso nel 2022 è risultata nettamente più elevata (39,1%) rispetto alle donne (22,8%). Per l’obesità, i valori erano più allineati: 13,2% per gli uomini e 11% per le donne. La frequenza del sovrappeso e dell’obesità aumenta con l’età e raggiunge un picco nella fascia d’età dai 65 ai 74 anni, dove ne sono colpiti il 66% degli uomini e il 43% delle donne. Ci sono differenze anche tra le regioni linguistiche: nella Svizzera italiana la percentuale di persone in sovrappeso e obesità è inferiore rispetto alla Svizzera tedesca e francese.

Altrettanto importante è la percezione del proprio stato di salute: le persone obese giudicano più spesso la propria salute come scarsa o pessima rispetto ai soggetti con peso nella norma. Inoltre, soffrono più frequentemente di depressione e scarso livello di energia, il che evidenzia lo stretto legame tra salute fisica e benessere psichico. Questi dati dimostrano che il sovrappeso e l’obesità rappresentano sfide importanti anche in Svizzera.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel 2022 una persona su otto era in sovrappeso. Nella fascia d’età 18+, il 43% delle persone era interessato da sovrappeso, il 16% da obesità. Tradotto in cifre, si tratta di 2,5 miliardi di persone in sovrappeso e 890 milioni di persone obese. Rispetto al 1990, il numero di persone adulte obese è raddoppiato e addirittura quadruplicato tra i bambini e gli adolescenti. Nel 2022 il tasso di obesità più basso tra gli adulti si è registrato in Vietnam con il 2,04%, mentre il tasso più elevato è stato evidenziato nelle Samoa americane con il 75,92%. In un confronto tra 200 Paesi, dove il 200° posto corrispondeva al tasso di obesità più basso, la Svizzera si è classificata al 156° posto (12,46%). Rispetto ai Paesi limitrofi, la Svizzera presenta dati migliori.

Cosa causa l’obesità?

Fondamentalmente, il sovrappeso e l’obesità insorgono quando si assorbe più energia di quanta se ne brucia. Il corpo immagazzina quindi l’energia in eccesso in forma di grasso. Esistono tuttavia diversi fattori che possono favorire il sovrappeso e l’obesità.
 

Fattori genetici

Nel contesto del sovrappeso e dell’obesità, i geni svolgono un ruolo importante, ad esempio influendo sul metabolismo. Inoltre determinano il modo in cui il corpo immagazzina e brucia i grassi.
 

Fattori ambientali e stile di vita

Se si considera lo stile di vita, spesso è una combinazione di mancanza di esercizio fisico e alimentazione non equilibrata a favorire il sovrappeso. I motivi possono essere molteplici e non sempre controllabili dalle persone colpite. Tra i possibili fattori rientrano, ad esempio, mancanza di informazioni su sane abitudini alimentari o scarsa possibilità di fare esercizio fisico dove si vive.
 

Influssi psicologici

Gli influssi psicologici possono ad esempio influire sulle nostre abitudini alimentari. Ad esempio, frustrazione, stress o tristezza possono portare ad attacchi di fame e a scelte alimentari non equilibrate. Tale situazione non costituisce un problema a breve termine, ma a lungo termine la fame emotiva può favorire l’obesità.
 

Cause mediche

Esistono diverse malattie che influenzano il ciclo metabolico aumentando il rischio di sovrappeso e obesità. Tra queste rientrano ad esempio:

  • Squilibri ormonali: un eventuale disequilibrio ormonale può esercitare un influsso negativo sul metabolismo. Possibili conseguenze: viene bruciato un quantitativo minore di grassi, la sensazione di fame aumenta e si tende all’alimentazione impulsiva.
  • Ipotiroidismo: se la tiroide non produce ormoni tiroidei a sufficienza, il metabolismo può essere rallentato. Di conseguenza, non solo aumenta la percentuale di grasso corporeo, ma possono anche crescere i depositi nei vasi sanguigni, aumentando così il rischio di infarto cardiaco.
  • PCOS: anche la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) porta a un disturbo dell’equilibrio ormonale. Inoltre, molte persone colpite soffrono di insulino-resistenza, che a sua volta favorisce il sovrappeso.

Quali sono le possibili conseguenze dell’obesità?

Effetti sul sistema sanitario

Con l’aumento del rischio di malattie secondarie, crescono anche i possibili costi sanitari dovuti all’aumento delle visite mediche e dei ricoveri ospedalieri. E anche le conseguenti assenze dal lavoro esercitano un impatto a livello finanziario.

Il sovrappeso e l’obesità possono influire negativamente non solo sulla salute fisica, ma anche su quella psichica. Questo, a sua volta, influisce sulla qualità generale della vita.
 

Patologie correlate all’obesità

Se il tessuto adiposo in eccesso rilascia sostanze infiammatorie, il rischio di malattie cardiovascolari può aumentare da due a cinque volte. Tra queste rientrano ad esempio:

Inoltre, l’eccesso di tessuto adiposo può compromettere la sensibilità insulinica delle cellule e determinare un aumento dei livelli di zucchero nel sangue. Sono entrambi fattori di rischio per lo sviluppo del diabete di tipo 2. Inoltre, l’aspettativa di vita può diminuire già a partire da un BMI superiore a 25.

Altre conseguenze fisiche:

  • Aumento della sudorazione
  • Fegato grasso
  • Bruciore di stomaco
  • Russamento o apnea del sonno
  • Calcoli biliari
  • Gotta
  • Usura acuta delle articolazioni, artrosi
  • Determinati tipi di cancro
     

Conseguenze psichiche

Anche la psiche può soffrire in caso di sovrappeso e obesità. Le possibili conseguenze sono:

  • Autostima ridotta
  • Solitudine e isolamento sociale
  • Depressione

Come si cura l’obesità?

Il trattamento del sovrappeso e dell’obesità spesso prevede una combinazione di diversi metodi per ridurre il peso e mantenere i risultati a lungo termine. La terapia di base si compone dei tre approcci terapeutici seguenti:

  • Terapia nutrizionale 
  • Terapia del movimento
  • Terapia comportamentale

Sono possibili anche una terapia farmacologica o interventi chirurgici. Lo specialista medico verifica caso per caso quando e quale metodo di trattamento impiegare.
 

Terapia di base

L’obiettivo della terapia nutrizionale non è solo creare piani alimentari su misura, ma anche trasmettere conoscenze su un’alimentazione equilibrata e aiutare le persone colpite a modificare le proprie abitudini alimentari. La terapia del movimento mira a integrare progressivamente più esercizio fisico nella vita quotidiana. Non deve trattarsi necessariamente di attività sportive, soprattutto all’inizio. Un primo passo può essere, ad esempio, muoversi di più a piedi. Questo influisce positivamente non solo sul peso, ma anche, ad esempio, sulla pressione sanguigna, sul sistema immunitario e sull’umore. Nella terapia comportamentale si affrontano ansie e preoccupazioni e si lavora sull’accettazione di sé. Inoltre, questo approccio terapeutico può aiutare a riconoscere e modificare determinati modelli comportamentali.
 

Terapia farmacologica

I farmaci contro l’obesità sono soggetti a prescrizione medica e vengono solitamente utilizzati quando la terapia di base, come il cambiamento dell’alimentazione e l’esercizio fisico, non ha dato i risultati desiderati.

Tra i medicamenti si annoverano, ad esempio, farmaci iniettabili e compresse. In una strategia di trattamento completa, le terapie medicamentose possono offrire un prezioso supporto, soprattutto quando gli approcci non farmacologici da soli non bastano. È importante sottolineare che la terapia di base rimane una componente essenziale del trattamento e viene seguita in combinazione con le terapie farmacologiche.
 

Interventi chirurgici

Un possibile approccio chirurgico per il trattamento dell’obesità è dato dalla chirurgia bariatrica. In questo intervento, una parte dello stomaco viene rimossa o modificata, consentendo alle persone interessate di sentirsi sazie più rapidamente e di assumere meno cibo. Le procedure più comuni sono:

  • Resezione gastrica (gastrectomia verticale): in questo approccio, lo stomaco subisce una notevole restrizione, fino ad assomigliare a un tubo.
  • Bypass gastrico (bypass gastrico di Roux-en-Y): in questo procedimento, una piccola parte dello stomaco viene collegata direttamente a una sezione dell’intestino tenue.

Entrambi i metodi portano a una riduzione significativa dell’assunzione di cibo e del peso corporeo. I pazienti sono assistiti da specialisti, compresa una consulenza nutrizionale, anche dopo l’operazione, per ottenere risultati duraturi.

Prevenzione: come si può prevenire l’obesità?

Stile di vita sano

Uno stile di vita sano e l’adozione di routine volte alla promozione della salute svolgono un ruolo decisivo nella prevenzione del sovrappeso e dell’obesità. Tra i principi di base si annoverano:

  • Alimentazione: alimentazione equilibrata secondo le raccomandazioni della piramide alimentare svizzera
  • Esercizio fisico: regolare movimento nella vita quotidiana e attività sportive a complemento
  • Stress: riduzione dello stress e focus su una buona igiene del sonno

Responsabilità sociale

Anche la società riveste una grande responsabilità nella prevenzione del sovrappeso e dell’obesità. Occorre agire a diversi livelli:

  • Formazione: promozione di competenze in materia di salute già in età scolare 
  • Informazione/sensibilizzazione: informazioni circa le conseguenze sulla salute e le cause del sovrappeso e dell’obesità
  • Stigmatizzazione: eliminare pregiudizi e stereotipi per creare un ambiente favorevole alle persone colpite
  • Misure sociali: ampliamento delle offerte pubbliche di attività fisica e promozione di offerte di alimentazione equilibrata, ad esempio nelle scuole
  • Misure politiche: sovvenzioni per alimenti sani, regolamentazioni della pubblicità e quadro giuridico per l’etichettatura nutrizionale sulle confezioni degli alimenti (ad es. sistema a semaforo)

In sintesi, è importante che la società non solo adotti misure preventive, ma si adoperi attivamente per la destigmatizzazione dell’obesità e del sovrappeso. Solo così è possibile creare un ambiente in cui le persone colpite ricevono il sostegno di cui hanno bisogno per migliorare la propria salute.

Centri di riferimento per le persone colpite

In Svizzera ci sono numerosi centri di assistenza per aiutare le persone interessate da obesità. I gruppi di autoaiuto offrono la possibilità di condividere esperienze e motivarsi a vicenda. Associazioni come Alleanza Obesità Svizzera si impegnano a favore dell’informazione, della prevenzione e del sostegno. Online sono disponibili piattaforme informative, come ad esempio laveritasulpeso.ch, che offrono informazioni esaustive sulle possibilità di trattamento e sui centri di riferimento. I centri per l’obesità presso ospedali o cliniche specializzate offrono terapie multidisciplinari e anche il medico di famiglia è un interlocutore importante.

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Ulteriori informazioni

Al dossier

di Lara Brunner,

pubblicato in data 17.11.2025


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