Una gran varietà di frutta e verdura colorata in tavola: bella da vedere ed efficace contro i radicali liberi.
Vediamo innanzitutto chi sono i radicali liberi, questi «cattivi ragazzi». Queste particelle altamente reattive e quindi aggressive sono in stretta relazione con l’invecchiamento precoce e svariate patologie, tra cui il cancro. Il nostro organismo le produce quotidianamente, ad esempio quando ci esponiamo alla luce solare, assumiamo nicotina o siamo sotto stress. Ma la lotta contro i radicali liberi impegna il corpo quotidianamente anche quando abbiamo uno stile di vita salutare. Sono infatti un prodotto di scarto del normale metabolismo che si forma quando le cellule producono energia.
Fortunatamente vengono riassorbiti in gran parte dagli enzimi prodotti dall’organismo. In ogni caso i radicali liberi non hanno solo effetti dannosi, al contrario sono utili per combattere virus e batteri. Tutto dipende dalla quantità in cui sono presenti: se pochi sono utili, se molti invece dannosi.
Una protezione dai danni dei radicali liberi è data dagli antiossidanti che riescono a intercettare e a neutralizzare queste particelle. Gli antiossidanti si trovano in moltissimi alimenti, come ad esempio il betacarotene, le vitamine E ed C, il selenio e le sostanze bioattive. Queste ultime colorano i pomodori di rosso, rendono piccanti i peperoncini, fanno lacrimare gli occhi quando si tagliano le cipolle e sono responsabili dell’odore tipico del cavolo.
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Gli studiosi sono concordi nell’affermare che se ci alimentiamo in modo vario assumiamo automaticamente una quantità sufficiente di antiossidanti. Ciononostante si sta registrando un boom dei prodotti con azione antiossidante, venduti sotto forma di polvere o compresse. La loro efficacia è comunque ancora tutta da dimostrare e nei casi peggiori possono essere perfino dannose. I risultati di numerosi studi, pubblicati sulla rivista specializzata «Journal of the American Medical Association», hanno evidenziato un tasso di mortalità più alto tra chi aveva utilizzato integratori di vitamina A ed E o di betacarotene rispetto ai soggetti che non li avevano assunti. Per stimolare le difese naturali dell’organismo non servono pillole, ma solo tanta verdura e frutta fresca.