La farmacia direttamente dalla natura: come funzionano le piante medicinali e quali caratteristiche offrono in termini di qualità e applicazione.
Sono piante con principi attivi in grado di alleviare disturbi e malattie. A seconda della pianta, vengono usati diversi organi a fini terapeutici: fiori, foglie, germogli, frutti, bacche o radici. Le piante medicinali sono note fin dall’antichità, e le loro applicazioni sono state scientificamente studiate fin dal 19° secolo. Sono circa 3000 le piante medicinali che si conoscono. «Piante medicinali» ed «erbe medicinali» sono termini usati come sinonimi.
A essere efficaci sono in particolare le cosiddette «sostanze vegetali secondarie». Ne esistono di diversi tipi, tra cui coloranti come flavonoidi e carotenoidi, fitoestrogeni (ormoni vegetali), glucosinolati, solfuri (fragranze e aromi), monoterpeni (fragranze e aromi), saponine (sostanze amare), inibitori della proteasi, fitosteroli (materiale di costruzione delle membrane) e lectine (glicoproteine), ma anche oli essenziali, vitamine, ecc. Queste sostanze sembra offrano diverse proprietà salutari: ad esempio, pare che siano in grado di proteggere da vari tipi di cancro e avrebbero effetti neurologici, antinfiammatori e antibatterici.
Nelle applicazioni delle piante medicinali, di solito non è solo il potere di una singola sostanza a dispiegarsi, ma l’intero spettro di effetti. Per esempio: nella salvia ad agire in concomitanza con diversi ingredienti sono le sostanze amare, i tannini e gli oli essenziali. Grazie a questa combinazione di principi attivi, le piante medicinali hanno meno effetti collaterali e possono essere utilizzate anche su persone che soffrono di più malattie contemporaneamente.
Le piante vengono trasformate in varie forme medicinali a seconda della specie a cui appartengono. Si possono trovare essiccate oppure sotto forma di tè o tisane, unguenti, tinture, gocce, acque vegetali, spray, capsule, polveri e così via.
La qualitàdei medicinali vegetali è definita nei codici farmaceutici (farmacopee). I medicinali ufficiali possono essere utilizzati a scopo terapeutico solo se soddisfano i requisiti delle rispettive farmacopee per quanto riguarda l’identità, la purezza e il contenuto di principio attivo. «La qualità è molto importante per noi di Berg-Apotheke», afferma Nelly Richina: «Controlliamo sempre l’identità delle erbe e degli oli forniti in base alle normative più recenti e produciamo tutti i farmaci secondo gli standard della farmacopea».
Alcune piante medicinali possono essere facilmente piantate per uso personale, ma sarà necessario dare prova di pazienza e avere delle conoscenze di base in orticoltura. Inoltre, la qualità e il contenuto di principi attivi delle piante coltivate in casa non sono garantiti. In farmacia, infatti, vengono utilizzate solo piante medicinali che soddisfano gli standard della farmacopea ufficiale.
Importante: chiedere il parere di uno specialista per quanto riguarda il dosaggio, l’uso e la durata dell’assunzione. Un sovradosaggio può provocare effetti collaterali.
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Ecco una breve panoramica non esaustiva delle applicazioni più comuni:
Disturbo / Quadro clinico |
Piante medicinali, erbe medicinali |
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Influenza, raffreddore comune |
Echinacea, lemna, geranio africano, nasturzio, altea, zenzero, echinacea, sambuco nero, eucalipto |
Disturbi allo stomaco |
Menta piperita, verbena, finocchio, papaia, zenzero, liquirizia, altea, carciofo, alchemilla, camomilla, melissa, achillea |
Sindrome dell’intestino irritabile cronica |
Franchincenso, mirra, malva, camomilla, tormentilla, menta piperita |
Tosse |
Edera, bavarese, sambuco nero, anice, violacciocca, timo, altea, muschio d’Islanda, verbasco, piantaggine, malva |
Ritenzione idrica (edema) |
Asparago, prezzemolo, salsapariglia, ginepro |
Stress, nervosismo |
Valeriana, passiflora, luppolo, papavero dorato, melissa, fiori d’arancio, verbena, avena, luppolo, iperico |
Cistite |
Ortica, ginepro, verga d’oro, uva orsina, tisana indiana, equiseto, betulla, mirtillo nero |
Disturbi reumatici |
Sambuco di terra, artiglio del diavolo, fieno greco, sinfito, corteccia di salice, olmaria |
Scarsa concentrazione / mancanza di energia |
Ginseng, convolvolo, eleuterococco, radice di rosa, ginseng indiano, ginkgo |
Ipertensione |
Rauvolfia serpentina, aglio orsino, aglio, foglie di olivo, vischio, passiflora |
Raffreddore da fieno |
Farfaraccio, ribes nero, preventivo: cumino nero e busnaga |
Nausea, vomito |
Zenzero, melissa, galanga, finocchio |
Consultare uno specialista per quanto riguarda il dosaggio, l’uso e la durata dell’assunzione. Questo perché un sovradosaggio può provocare effetti collaterali: l’uva ursina in quantità eccessive, ad esempio, può causare problemi allo stomaco a causa del suo contenuto di tannini. Un’eccessiva quantità di ginseng può causare irrequietezza, disturbi del sonno e aumento della pressione sanguigna. Anche le modalità d’azione differiscono: ad esempio, il pieno effetto dell’iperico si manifesta solitamente solo dopo 10-14 giorni. Gli oli essenziali, invece, agiscono molto rapidamente perché vengono assorbiti dal flusso sanguigno.
Se le erbe medicinali sono tenute all’asciutto e al riparo dalla luce (ad esempio, in un barattolo di alluminio o di vetro), si conservano per circa un anno. I semi con oli essenziali, come il cumino, devono essere schiacciati prima dell’uso. I semi contenenti olio devono essere chiusi ermeticamente e utilizzati rapidamente, altrimenti potrebbero irrancidire.
Ci sono alcune piante medicinali che non devono essere combinate con determinati farmaci: per esempio, l’iperico con la pillola contraccettiva e con i farmaci contro l’HIV e gli immunosoppressori. È importante rivolgersi a specialisti.