Il farmacista Erni Pedro spiega agli sportivi come comportarsi in caso di raffreddori e altri disturbi.
Niente di strano, se si pensa allo stile di vita odierno. La pressione sul lavoro è tanta e vogliamo tornare in forma il prima possibile. Il corpo, però, ha bisogno di un periodo di convalescenza per riprendersi.
A seconda del caso sono indicati farmaci diversi, per sciogliere o calmare la tosse o anche antinfiammatori per uso topico. Ogni caso è un mondo a sé e deve essere considerato singolarmente. Chi pratica sport a livello agonistico deve ricordare che non può assumere medicinali che compaiono sull’elenco delle sostanze dopanti.
L’idea di un bagno caldo per curare la sindrome da raffreddamento non è sbagliata: lenisce i dolori articolari, stimola la circolazione del sangue e gli oli essenziali hanno un effetto benefico sulle vie respiratorie. Non è invece consigliabile fare sport intensivo durante un raffreddore, perché sottoponiamo l’organismo a un doppio carico di lavoro.
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Sudare di per sé non è niente di sbagliato, ma bisogna fare attenzione: la sauna mette ulteriormente alla prova la circolazione, che quando siamo ammalati è già debilitata. Non esistono studi univoci sui vantaggi o sugli svantaggi della sauna durante un raffreddore che evidenzino una tendenza chiara nell’una o nell’altra direzione. Anche in questo caso non è tutto bianco o nero, perché ogni caso è un caso a sé.
Se sospetto un’influenza, complicazioni o infezioni secondarie.
Ascoltare il proprio corpo. Fare sport solo finché ci fa stare bene. Se ci si sente deboli o stanchi, bisogna interrompere subito l’allenamento.