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Ai muscoli fanno bene riscaldamento e stretching

Uno stiramento qui, un fastidio là: spesso pensiamo alla nostra muscolatura solo quando ci fa male. Gli esercizi di riscaldamento e stretching consentono di prevenire le lesioni.

Le lesioni muscolari figurano tra i problemi più frequenti dell’apparato motorio. Nel corpo ci sono circa 650 muscoli, costituiti da tante piccole fibre riunite in fasci. Il movimento di ogni singola fibra determina la contrazione del muscolo e, di conseguenza, la flessione o la distensione dell’articolazione interessata.

Molti tipi di lesioni muscolari

Le lesioni muscolari comprendono contratture, strappi delle fibre e dei fasci, ma anche del muscolo nel suo complesso. Una lesione muscolare si verifica senza subire traumi esterni, ma per effetto di un carico eccessivo. Questo problema è particolarmente frequente nelle discipline sportive in cui la muscolatura viene esposta di colpo a notevoli forze.

Ne sono un esempio i cosiddetti sport «a ritmo discontinuo» («stop and go») come tennis, calcio e pallamano e le discipline di forza rapida come il bob e lo sprint. Le lesioni muscolari si riscontrano meno spesso negli sport di resistenza (nuoto, jogging e ciclismo) in cui i muscoli sono esposti a un carico uniforme. (Continua a leggere qui di seguito...)

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Le pomate riscaldanti non bastano

La muscolatura fredda, stanca, sovraccarica e già danneggiata è più esposta alle lesioni. Ecco perché fare riscaldamento e stretching in modo adeguato è molto importante a scopo di prevenzione e non basta applicare pomate riscaldanti all’esterno. È inoltre fondamentale adeguare il carico alla condizione di allenamento raggiunta e stimolare la mobilità di tutto il corpo.

Se, nonostante una buona preparazione, si dovesse comunque subire un danno muscolare, consigliamo di procedere secondo lo schema RGCE.

  • Riposo: i dolori sono segnali d’allarme. Sospendi l’attività che ti provoca dolore. Risparmia le energie e la muscolatura per la prossima occasione.
  • Ghiaccio: raffredda la parte interessata.
  • Compressione: per quanto possibile, applica sempre un bendaggio di compressione o una fasciatura.
  • Elevazione: tieni l’arto interessato in posizione rialzata per ridurre il gonfiore e quindi il dolore.

I tempi di guarigione potrebbero essere lunghi

Se questi quattro punti non pongono rimedio al problema entro breve tempo, si raccomanda di consultare sempre un medico. I tempi di guarigione vanno da pochi giorni fino a settimane e mesi. Al periodo di riposo segue sempre una lenta ricostruzione del muscolo, controllata e supportata dalla fisioterapia. I muscoli danneggiati non possono essere caricati o addirittura sovraccaricati troppo presto, ma devono essere portati al massimo delle loro prestazioni procedendo per gradi; in caso contrario si dovranno mettere in conto fastidiosi disturbi cronici e ricorrenti, se non altre lesioni.

di Dott. med. Hanspeter Betschart,

pubblicato in data 11.10.2017


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