Internet Explorer non è più supportato

Per utilizzare al meglio il sito web ti preghiamo di usare un browser web attuale.

Chiudi

Vuoi vivere più sano?

Vuoi vivere più sano?

Intossicazione alimentare: sintomi, decorso e rimedi

Mangiando cibo contaminato o avariato, si corre il rischio di contrarre un’intossicazione alimentare, chiamata anche tossinfezione alimentare. Cosa fare e quando è necessario l’intervento di un medico.

Cos’è un’intossicazione alimentare?

«Un’intossicazione alimentare è spesso causata dall’assunzione di cibo avariato. Le tossine prodotte dagli agenti patogeni si trovano già nel cibo prima di essere consumato », spiega David Fäh, medico e nutrizionista. Nel caso di infezione alimentare, invece, i microrganismi entrano nel corpo attraverso il cibo e le tossine prodotte dai patogeni vengono rilasciate nel corpo e provocano sintomi come nausea e vomito.

I due termini vengono usati anche come sinonimi, dato che entrambe le patologie causano sintomi simili. «Nella pratica è spesso difficile distinguere tra infezione e intossicazione alimentare, e spesso si verificano entrambe contemporaneamente, quindi si parla di tossinfezione alimentare», afferma David Fäh.    

I fattori scatenanti possono essere:

  • Batteri come la salmonella
  • Listeria
  • Campylobacter e le relative tossine
  • Virus
  • Muffa

Altre cause di intossicazione alimentare

L’intossicazione alimentare può essere causata anche da tossine prodotte da una pianta come difesa contro i predatori, ad esempio nel caso di edera, maggiociondolo, digitale o mughetto. L’intossicazione può verificarsi quando i bambini mettono in bocca piante velenose, si confonde l’aglio orsino con il mughetto o raccogliendo, e mangiando, funghi selvatici. Anche gli alimenti contaminati da sostanze tossiche come metalli (piombo, cadmio o mercurio) possono causare un’intossicazione alimentare. Questo articolo tratta l’intossicazione causata da microrganismi.

L’intossicazione alimentare è contagiosa?

Intossicazione alimentare: primi sintomi

Dipende dal tipo di patogeno. I sintomi si manifestano spesso entro 1-6 ore dopo aver mangiato, ma a volte anche dopo 24-72 ore.

L’intossicazione alimentare non è contagiosa, al contrario dell’infezione alimentare: a seconda del patogeno, può essere trasmessa tramite contatto (mani o superfici contaminate), per via aerea (goccioline) o per contatto diretto con fluidi corporei. È importante mantenere una buona igiene, ad esempio lavandosi le mani o pulendo il bagno.

Quali sono i sintomi di un’intossicazione alimentare?

  • Nausea e vomito
  • Diarrea
  • Crampi
  • Febbre e brividi
  • Mal di testa, dolori muscolari, dolori alle estremità
  • Debolezza, problemi circolatori, vertigini
  • In casi gravi: deficit neurologici (ad es. botulismo)

Botulismo

«Il botulismo è una rara ma pericolosa intossicazione alimentare», sottolinea il medico e nutrizionista. È causata dal batterio Clostridium botulinum che può essere presente soprattutto nelle conserve prodotte in modo improprio. Il batterio cresce in assenza di ossigeno e produce tossine. 

I sintomi includono:

  • Nausea
  • Diarrea
  • Disturbi della deglutizione, del linguaggio e della vista
  • Sintomi di paralisi

«Il botulismo può anche causare l’arresto respiratorio e deve essere trattato immediatamente. I sintomi si manifestano circa dopo 12-36 ore», continua l’esperto.

Qual è il decorso di un’intossicazione alimentare?

Come ti proteggi dalle intossicazioni alimentari?

Torna alla valutazione
Torna alla domanda

Come ti proteggi dalle intossicazioni alimentari? ( Partecipante)

%
%
%
%

Nelle persone sane, l’intossicazione è spesso spiacevole ma relativamente innocua e si risolve entro 1-3 giorni. In casi gravi, con un’ingente perdita di liquidi e sintomi gravi, può essere necessario il ricovero in ospedale.

Cosa fare in caso di intossicazione alimentare?

Importante

Vomito e diarrea sono meccanismi di difesa del corpo per espellere i patogeni. I farmaci contro la diarrea o il vomito trattengono i patogeni nel corpo e quindi non dovrebbero essere assunti senza il consiglio di un medico.

  • Mantenere la calma e riposarsi
  • Bere liquidi: bere acqua, tè leggermente zuccherato o brodo a piccoli sorsi
  • Soluzioni elettrolitiche e snack salati (soprattutto in caso di diarrea e vomito)
  • Fare a meno di cibi solidi (inizialmente)
  • Prestare attenzione all’igiene

«A seconda dei sintomi, dell’intensità e della durata, sono necessarie diverse misure. Le persone che contraggono un’intossicazione devono rivolgersi al personale medico se non sono sicure di cosa fare», sottolinea David Fäh.

Quali sono i rimedi casalinghi per la tossinfezione alimentare?

Alcuni rimedi casalinghi possono aiutare in caso di intossicazione alimentare:

  • Infuso alla camomilla, alla menta o al finocchio (per alleviare i dolori allo stomaco)
  • Argilla curativa o carbone vegetale (per legare le tossine)
  • Infuso allo zenzero (contro la nausea)
  • Idratazione abbonante (ad es. con soluzioni elettrolitiche)
  • Snack salati (bastoncini salati)

Intossicazione alimentare: quando andare dal medico?

Se si sospetta di aver contratto un’intossicazione alimentare, è una buona idea contattare un medico per precauzione, soprattutto se non si ha la certezza di cosa sia successo. Questo vale in particolare per le persone anziane o con malattie croniche. Anche in caso di neonati, bambini piccoli o donne in gravidanza, è meglio contattare il medico in caso di dubbi.

In ogni caso, si dovrebbe andare dal medico in caso di:

  • Sintomi gravi e persistenti (più di 3 giorni)
  • Diarrea emorragica
  • Febbre
  • Problemi circolatori

Importante: se si riscontrano problemi alla vista, difficoltà respiratorie o paralisi, è necessario contattare immediatamente il pronto soccorso.

Intossicazione alimentare durante la gravidanza?

Per le donne in gravidanza, alcuni agenti patogeni sono particolarmente pericolosi e possono anche mettere a rischio il nascituro. In caso di sospetto, è necessario rivolgersi immediatamente a un medico.

Cosa si può mangiare dopo un’intossicazione alimentare?

Se piano piano i sintomi si attenuano, è possibile iniziare a reintrodurre gradualmente alimenti facili da digerire:

ConsigliatiDa evitare
Biscotti, pane tostato, bastoncini salatiCibi grassi e piccanti
Riso o carote cotteLatticini e alcol
Banane, purea di meleCaffè e bevande gassate
Zuppe leggereCibo crudo
Pappa d’avena, patate cotte, purè di carote 

FAQ sull’intossicazione alimentare

Infezione gastrointestinale:

  • Cause: è il patogeno a provocare i disturbi (ad es. Norovirus).
  • Trasmissione: cibo o acqua contaminati, contatto con persone infette, scarsa igiene

Intossicazione alimentare:

  • Cause: il fattore scatenante è la tossina che si trova già nel cibo prima del consumo. L’intossicazione alimentare può manifestarsi più rapidamente e in modo più improvviso.
  • Contagio: consumo di alimenti avariati o mal conservati (es. cibi non refrigerati a sufficienza).

Di solito non è facile capire se si tratta di un’infezione o di un’intossicazione, perché entrambi possono provocare sintomi simili. Se si ha ben chiaro quando si è mangiato e quando sono iniziati i disturbi, questo può aiutare il medico a capire di cosa si tratta.

  • «Cook it, peel it, boil it or leave it!»: solo cibi cotti, sbucciati o bolliti
  • Non bere acqua del rubinetto
  • Fare attenzione ai cubetti di ghiaccio e, in caso di dubbio, evitarli
  • Usare una cannuccia invece di bere dal bicchiere o dalla bottiglia
  • Non bere bevande aperte
  • Non mangiare insalate
  • Fare attenzione ai buffet: il cibo spesso rimane esposto per molto tempo
  • Gelato: soprattutto alla panna

Alcuni alimenti sono particolarmente rischiosi, perché gli agenti patogeni possono contaminarli e proliferare facilmente:

  • Prodotti a base di latte crudo
  • Pesce crudo, carne cruda, uova crude
  • Acqua potabile contaminata
  • Frutta e verdura non lavate, in particolare l’insalata a foglie
  • Verdure messe in conserva in casa
  • Funghi marci

Prestando attenzione all’igiene, alle condizioni di conservazione e alla data di scadenza degli alimenti.

È importante fare attenzione all’igiene e alle temperature:

  • Lavare le mani
  • Lavare il cibo
  • Mantenere una buona igiene in cucina: lavare taglieri, coltelli ecc.
  • Conservare i prodotti crudi separatamente da quelli cotti e la carne e il pesce separatamente dalle verdure
  • Conservare gli alimenti in frigorifero in contenitori chiusi
  • Rispettare la catena del freddo
  • Fare raffreddare brevemente i cibi cotti e conservarli in frigorifero
  • Riscaldare adeguatamente gli alimenti
  • Affidarsi ai sensi: meglio non mangiare un alimento se ha un aspetto, un odore o un sapore diverso dal solito.
  • Cibo avariato
  • Cibo non adeguatamente refrigerato
  • Scarsa igiene in cucina
  • Prodotti crudi contaminati (ad es. carne cruda, uova, latticini)

Intossicazione alimentare: sintomi, decorso e rimedi

Vai al dossier

di Pia Teichmann,

pubblicato in data 08.08.2025


Potrebbe interessarti anche:

Come funziona l'allenamento basato sul ciclo mestruale

Scoprilo ora
zyklusbasiertes-training