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L’arte del relax

Imparare a rilassarsi aiuta a risolvere i problemi del sonno. Per esempio con queste cinque tecniche di rilassamento.

Rilassamento muscolare progressivo

muskelrelaxation
muskelrelaxation

Il principio alla base del rilassamento muscolare progressivo (PMR) è quello di contrarre alcuni gruppi muscolari per poi rilasciarli nuovamente. Questa tecnica favorisce un rilassamento profondo dei muscoli che si estende anche al sistema nervoso vegetativo, riuscendo a contrastare uno stato di agitazione fisica che si manifesta sotto forma di sudore o palpitazioni, per esempio, o con disturbi del sonno.

«Ricevo spesso persone che faticano ad addormentarsi o non dormono bene durante la notte», spiega l’esperta di rilassamento Silvia Korrodi, di Niederuzwil. «Spesso con questi pazienti è già utile capire qualcosa in più su come funziona il nostro corpo con il PMR. Chi si sente meglio è meno sensibile allo stress e sa come contrastarlo.» Per questo consiglia di fare gli esercizi prima di addormentarsi. «Provare uno stato di rilassamento così profondo è meraviglioso. Il corpo lo percepisce e porta con sé questa sensazione nel sonno.»

Shiatsu

shiatsu
shiatsu

La terapia giapponese prevede l’uso delle mani, dei gomiti e delle ginocchia. Il terapista esercita una pressione perpendicolare sui meridiani, ossia sui canali nei quali secondo la medicina tradizionale cinese (MTC) scorre l’energia vitale. «Consideriamo la persona nella sua interezza, come un insieme di corpo, anima e spirito», spiega la terapeuta Sabine Bannwart. «Ogni contatto che instauriamo con il corpo del paziente è sia un trattamento, sia una scoperta. Con il tatto, la pressione, la rotazione e il movimento percepiamo gli squilibri presenti nel corpo.» Eventuali punti di tensione fisici o localizzati su specifici meridiani possono dare un indizio sulla causa del malessere fisico o psicologico di cui la persona soffre. «Importante, però, è soprattutto affinare la capacità di ascolto di noi stessi». La maggior parte delle persone fisserebbero un appuntamento per via di sintomi precisi come l’emicrania, problemi digestivi o insonnia.

Yoga Nidra

yoga-nidra
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Lo Yoga Nidra si pratica supini e senza muoversi. Si tratta di una tecnica di rilassamento profondo che segue un iter preciso e sistematico per placare il corpo, lo spirito e le emozioni. È una tecnica guidata in cui si seguono le istruzioni di un insegnante o di una voce registrata su un CD. «Lo Yoga Nidra porta in uno stato di coscienza che oscilla tra un sonno leggero e una veglia rilassata», spiega Karin von Arx, che tiene lezioni di Yoga Nidra anche alla Scuola Club Migros. Sarebbe proprio questa alternanza tra veglia rilassata e semi-sonno a rendere la tecnica così rilassante, secondo Arx. «Si dice che una buona sessione di Yoga Nidra abbia su corpo e spirito l’effetto di tre-quattro ore di sonno.» Chi soffre di disturbi del sonno avrebbe quindi l’opportunità di recuperare durante il giorno.

Qi Gong

Gli esercizi del Qi Gong sono molto antichi e vengono praticati da migliaia di anni per portare il corpo in armonia con lo spirito e permettere all’energia vitale Qi di scorrere liberamente. «Nel Qi Gong ciò che conta è sempre l’equilibrio», spiega Hans-Peter Sibler, che insegna questa disciplina in Svizzera da ormai quasi quarant’anni. «Se il Qi non scorre liberamente può farsi sentire sotto forma di dolore fisico o psichico. Il Qi Gong aiuta a ricomporre questi disequilibri.» Nella pratica si tratta di movimenti corporei molto lenti combinati con esercizi di respirazione e concentrazione mentale. Chi pratica regolarmente questa disciplina si sente più in armonia e più rilassato, sostiene Sibler. Il Qi Gong avrebbe effetti benefici anche sul riposo notturno. Per addormentarsi è particolarmente utile il «sorriso interiore»: «Prima di tutto si rilassa il viso, immaginando di sorridere con gli occhi. Poi si sorride mentalmente agli organi interni», spiega Sibler.

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Training autogeno

Il training autogeno sarebbe una forma di autoipnosi, come spiega Alexandra Ray. La Ray insegna anche alla Scuola Club Migros a «rivolgere occhi e orecchie verso l’interno». In questo modo, per mezzo della ripetizione mentale di una serie di formule (come «sono tranquillo e rilassato», per esempio) si raggiunge uno stato di rilassamento del corpo e dello spirito che, nel medio periodo, agisce sul subconscio promuovendo una calma interiore ed esteriore. La tecnica sarebbe particolarmente indicata per addormentarsi perché porta a concentrarci su quello che succede nel nostro corpo. «Il principio è lo stesso del contare le pecore: porta a staccarsi dai propri pensieri, che in chi ha il sonno disturbato possono essere negativi e pesanti.»

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Training autogeno

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di Lukas Hadorn,

pubblicato in data 06.12.2016, modificato in data 20.11.2019


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