Cosa c'entra il cibo con il sonno? Cosa e quando dovresti mangiare per dormire bene?
L'alimentazione e il sonno sono strettamente correlati. I fattori illustrati di seguito rivestono un ruolo fondamentale:
Una cena abbondante prima di andare a dormire può ritardare il sonno ristoratore. Per questo motivo è meglio consumare un pasto pesante circa quattro ore prima di andare a letto. Più un pasto è difficile da digerire, più lunga dovrebbe essere la pausa prima di coricarsi. Un pasto leggero, invece, può essere consumato anche un'ora o due prima di andare a dormire. La digestione, però, è molto soggettiva e può anche variare nel corso della vita. Non esiste quindi una regola valida per tutti.
La digestione può essere un duro lavoro dopo ogni pasto in quanto il corpo deve secernere grandi quantità di sostanze (enzimi, bile, ecc.). «Il ritmo biologico del nostro corpo, che dura circa 24 ore, non è preparato per digerire e metabolizzare il cibo durante la notte», spiega il nutrizionista David Fäh. «Mentre si dorme la digestione è molto più lenta e meno efficiente.» A ciò si aggiunge il fatto che per alcuni la produzione di calore durante la digestione può disturbare il sonno. Soprattutto dopo aver consumato delle proteine, questa cosiddetta «termogenesi postprandiale», ovvero la produzione maggiore di calore, può essere molto marcata in certe persone. Altre invece possono soffrire di bruciore di stomaco con reflusso in posizione supina e così rimanere sveglie.
Alcune persone riescono a dormire bene anche senza cena. Altre invece non chiudono occhio a stomaco vuoto. Probabilmente il livello glicemico troppo basso o la pancia troppo poco piena può far brontolare lo stomaco. Questo può anche provocare sintomi di stress, perché l'organismo può interpretare il periodo troppo lungo di assenza di calorie come una minaccia.
L'ormone del sonno, la melatonina, favorisce l'addormentamento e il sonno profondo e può essere assunto attraverso l'alimentazione. Il corpo, però, lo produce principalmente da solo a partire dall'aminoacido essenziale triptofano. Dal triptofano si forma la serotonina, che a sua volta è la sostanza di partenza della melatonina. La produzione di melatonina è inibita dalla luce.
Gli alimenti come amarene, pistacchi, mirtilli, banane e altri ancora contengono piccole quantità di melatonina. David Fäh sottolinea che la quantità di melatonina nei diversi alimenti dipende da molte variabili e che i dati sono inaccurati. «Penso che consumando dosi normali di cibo il contenuto di melatonina sia troppo basso per avere un effetto misurabile sul sonno». Tuttavia già solo crederci può essere molto efficace per aiutare ad addormentarsi.
Per quanto ne so, non è scientificamente dimostrato che il consumo di certi cibi contenenti triptofano aiuti a dormire bene.
«Per quanto ne so, non è scientificamente dimostrato che il consumo di certi cibi contenenti triptofano aiuti a dormire bene», aggiunge il nutrizionista. Probabilmente perché solo una piccola parte viene usata per sintetizzare la serotonina e per questo sono necessari anche altri componenti. Esistono studi sul triptofano, ma con l'aggiunta d'integratori. La serotonina è il precursore della melatonina, inoltre ci fa sentire bene e ha quindi un effetto «anti-rimuginio».
Esistono studi sul triptofano, ma con l'aggiunta d'integratori. Una meta-analisi ha ad esempio dimostrato che gli amminoacidi possono contribuire a migliorare la qualità del sonno. Tuttavia il risultato dipende dalla dose quotidiana assunta, che nello studio era di oltre un grammo. Nel confronto: gli alimenti contenenti triptofano come soia, latticini, pollame, pesce, noci e uova presentano un valore nettamente inferiore e anche la biodisponibilità è più ridotta rispetto a quella dell'integratore. Dovremmo quindi consumare quantità enormi di cibo.
Il latte caldo con miele come rimedio per dormire: solo un mito?
La quantità di triptofano presente nel latte è probabilmente troppo bassa per avere un effetto evidente. Quindi per alcuni rimane un mito, mentre per altri aiuta effettivamente. In generale le routine possono aiutare ad addormentarsi, soprattutto se sono state sperimentate e interiorizzate da piccoli.
Il triptofano è un aminoacido essenziale che si trova negli alimenti ricchi di proteine. Il contenuto di proteine aiuta a capire quanti aminoacidi, tra cui il triptofano, contiene un alimento. La tabella mostra quali alimenti sono particolarmente ricchi di proteine e quindi anche di triptofano:
Alimento | Proteine g/100 g della porzione commestibile | Triptofano (mg/100 g della porzione commestibile) |
---|---|---|
Anacardi (tostati) | 16.7 | 319 |
Formaggio (Cheddar) | 25.9 | 357 |
Petto di pollo al forno | 29 | 394 |
Uova sode | 13 | 209 |
Cosciotto di agnello arrosto | 29.7 | 400 |
Arachidi tostate | 25.1 | 285 |
Semi di soia cotti | 13.5 | 203 |
Semi di girasole | 22.7 | 347 |
Tonno (in scatola) | 23.8 | 208 |
Latte | 3.3 | 42 |
Fonte: NUTTAB 2006 (53)