Anche i vegani possono soddisfare il proprio fabbisogno proteico assumendo la giusta quantità e combinazione di alimenti ricchi di proteine di origine vegetale. Ecco le soluzioni migliori e gli aspetti più importanti da tenere in considerazione, con le relative ricette.
Le proteine sono uno dei tre nutrienti principali. Un apporto di proteine adeguato è importante per l’organismo: esse garantiscono, infatti, energia, formazione e conservazione della massa muscolare. Anche gli enzimi e gli ormoni sono proteine e le cosiddette proteine strutturali conferiscono inoltre stabilità agli organi e ai tessuti. Tutti dunque ne hanno bisogno ed è quindi fondamentale garantirne l’apporto - anche nel caso di una dieta vegana o vegetariana.
Il quantitativo da assumere, tuttavia, varia da persona a persona. Nella fascia d’età compresa tra i 19 e i 65 anni, l’apporto dovrebbe essere di circa 0,8 g di proteine per kg di peso corporeo; nel caso di una persona di 70 kg, dunque, 56 g al giorno. Con l’avanzare dell’età, il fabbisogno proteico aumenta fino a 1 grammo per kg di peso corporeo. Anche i bambini, i giovani, gli sportivi, le donne in gravidanza e in allattamento necessitano di una dose superiore di proteine.
Trovi maggiori informazioni sul tema delle proteine nel nostro articolo sulle proteine.
Sì, è possibile: è ormai noto da tempo che anche una dieta vegana è in grado di garantire un adeguato apporto proteico. L’importante è assumere calorie in misura sufficiente, in modo da coprire anche il fabbisogno proteico. Mediante l’assunzione di grassi e carboidrati, infatti, si garantisce che le proteine vengano utilizzate per la formazione e conservazione della massa muscolare anziché come fonte di energia. L'attività fisica e il movimento sollecitano i muscoli e sono altresì fondamentali per il loro mantenimento e la loro crescita.
L’apporto proteico nei vegani è in genere inferiore rispetto ai non vegani, ma resta comunque perlopiù adeguato, in quanto chi non segue una dieta vegana, in compenso, eccede spesso l’effettivo fabbisogno. Inoltre, la variegata combinazione dei cibi nell’ambito di un’alimentazione vegana ideale garantisce un elevato «valore biologico». (Continuazione in basso...)
Il «valore biologico» è un’unità di misura di valutazione delle proteine che serve a giudicarne la qualità e a indicare il grado di efficacia con cui le proteine assunte possono essere trasformate in proteine corporee. Le proteine sono costituite da singoli componenti, i cosiddetti amminoacidi; tra di essi, ve ne sono alcuni che l’organismo non riesce a produrre in autonomia. Questi amminoacidi, appunto, sono determinanti sul fronte del «valore biologico»: quanto più elevato è il quantitativo di amminoacidi che l’organismo non è in grado di produrre, tanto migliore e, dunque superiore, sarà il «valore biologico». Il «valore biologico» dell’uovo è il più alto in assoluto (=100). Nessuno degli amminoacidi, comunque, deve mai mancare.
Sì. Tendenzialmente, la maggior parte delle proteine di origine animale è composta esattamente così come il nostro corpo necessita, ossia perlopiù con tutti gli amminoacidi che l’organismo non riesce a produrre in autonomia. Esistono tuttavia anche proteine di origine vegetali qualitativamente equivalenti a quelle animali: ad esempio, quelle della soia e dei lupini possono essere sfruttate alla perfezione come proteine corporee.
Con la giusta combinazione di diversi alimenti è possibile garantire un buon apporto di aminoacidi anche con una dieta vegana. Il cosiddetto «valore biologico» viene così incrementato. È particolarmente indicata l'associazione di legumi e cereali, come ad esempio la combinazione di mais e fagioli nel chili con o sin carne. Anche la soia associata a riso o patate vanta un elevato «valore biologico».
Un altro vantaggio delle fonti proteiche vegane, come i legumi e le noci, è quello di contenere meno acidi grassi inadatti e di essere più ricche di acidi grassi preziosi. (Continuazione in basso...)
Le fonti proteiche più importanti in una dieta vegana sono: legumi come soia, lenticchie, piselli, ceci, lupini e fagioli, cereali, pseudocereali come quinoa, nonché noci e semi. Anche il tempeh e il tofu prodotti con la soia, il quorn (un fungo fermentato) e il seitan (a base di proteine del frumento) forniscono molte proteine.
Gruppo di alimenti | Alimento | Contenuto proteico per 100 g |
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Legumi e prodotti | Sminuzzato di soia | 50 g |
Lenticchie rosse (secche) | 25 g | |
Burger di lenticchie rosse | 9,1 g | |
Lenticchie verdi (secche) | 23 g | |
Lenticchie nere (dosis) | 6,8 g | |
Piselli (congelati) | 6 g | |
Ceci (dosis) | 9 g | |
Ceci (secche) | 20 g | |
Fagioli kidney (dosis) | 9,2 g | |
Fagioli borlotti (dosis) | 6,6 g | |
Lupini (dosis) | 15,1 g | |
Noci e semi | Noce | 18 g |
Nocciola | 15 g | |
Mandorla | 28 g | |
Anacardi | 22 g | |
Semi di girasole | 27 g | |
Semi di lino | 19 g | |
Semi di zucca | 37 g | |
Cereali e pseudocereali | Quinoa (secco) | 13 g |
Grano saraceno | 9 g | |
Avena | 13 g | |
Tofu e affini | Tofu | 15 g |
Tempeh | 21 g | |
Seitan | 22 g | |
Quorn croccante | 8,8 g | |
Prodotti V-Love | Delicious pieces V-Love | 28 g |
Polpette V-Love | 15 g | |
Scaloppina V-Love | 12 g | |
Sea Style Sticks V-Love | 7 g |
Fonte: https://www.migros.ch/it
I singoli alimenti ricchi di proteine non devono per forza essere consumati contemporaneamente. L'organismo è in grado di assimilare circa 20-25 g di proteine per pasto. Assumerne molte di più non apporta quindi alcun vantaggio. Puoi distribuire le diverse fonti proteiche nell'arco della giornata. Con le nostre ricette riesci anche a combinare gli alimenti in un unico pasto e ad associarli con accortezza per un apporto migliore.